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Giovani e ripartenza a Terni. La testimonianza: “Manca la fiducia delle istituzioni per la gestione di spazi dove esprimersi”

Il racconto di Angelo Pacciolla che lavora nel campo della musica e teatro da 40 anni: “Si sta progressivamente uscendo da una fase delicatissima la quale ha comportato anche un letargo culturale e sociale”

“Uno spazio pubblico e gratuito da mettere a disposizione dei giovani per esprimere talento e creatività”. La proposta del capogruppo di Terni Civica Michele Rossi non è passata inosservata, trovando convergenza e condivisione anche tra i lettori del nostro portale www.ternitoday.it. A tal proposito Angelo Pacciolla, che da quarant’anni lavora nel settore della musica e del teatro, racconta la sua testimonianza: “Sono rimasto perplesso da ciò che accaduto qualche settimana fa. Mia figlia di 16 anni vorrebbe suonare con il suo gruppo musicale, fruendo di uno spazio. Abbiamo cercato delle sale per poter esaudire questo desiderio. Tuttavia la disponibilità si è limitata a quattro/cinque posti a pagamento con costi difficilmente sostenibili per un gruppo di ragazzi della loro età. L’unico individuato era però fruibile solo la sera e quindi alla fine è saltato tutto”.

La riflessione: “La proposta di mettere a disposizione un palco stabile, dove si possono esibire giovani e giovanissimi è sicuramente un’ottima idea, allargando il tutto a qualsiasi altra manifestazione artistica. C’è tanto movimento, voglia di mettersi in gioco ed esprimere le proprie peculiarità. Tuttavia manca una rete di servizi e strutture a supporto. Provare, confrontarsi con altre realtà, creare ambienti adeguati comporta un percorso da dovere mettere in atto. Tutto ciò garantirebbe – inoltre - un processo di socializzazione adeguato oltre che uno scambio culturale dagli enormi benefici. Di pubblico, al momento, non c’è nulla, ed è tutto demandato al privato con contestuali costi da sostenere”. Cosa manca: “La fiducia delle istituzioni nei confronti di gruppi, associazioni che potrebbero gestire questi spazi. Di potenziali luoghi da adibire ce ne sarebbero tantissimi. Fiducia e responsabilizzazione sono elementi preponderanti”.

Esigenza che diventa tangibile e sempre più percepibile, dopo un periodo di emergenza sanitaria: “Si sta progressivamente uscendo da una fase delicatissima la quale ha comportato anche un letargo culturale e sociale. È fondamentale un cambio di passo e mettere a disposizione dei giovani un qualcosa che li possa aiutare, come valvola di sfogo. Oggi la città cosa gli offre?” si chiede Angelo Pacciolla. “Serve un’alternativa importante”.

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