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Il Thyrus a Palazzo Spada, Michele Rossi ‘spegne’ la polemica sull’ossidazione: “Trattamento già previsto. Spostamento necessario”

Il capogruppo di Terni Civica era stato tra i fautori dello spostamento della statua dai giardini di via Campofregoso a Palazzo Spada: “Gli schizzi di arancio sulla pietra sono removibili e già previsti"

Una nuova collocazione per la statua del Thyrus. Da qualche settimana uno dei simboli della città è stato sistemato a Palazzo Spada, dopo aver ‘soggiornato’ all’interno del parco di viale Campofregoso. Tale scelta ha provocato dibattito soprattutto sui social, ormai diventati piazza virtuale di riferimento per la comunità. L’ultima polemica si è incentrata sulla eventuale presenza di ruggine, che ha provocato la reazione di Michele Rossi. Il capogruppo di Terni Civica è stato uno dei fautori dello spostamento, anche a seguito degli atti di vandalismo che avevano provocato la rottura del musetto.

“Il basamento essendo in acciaio corten – afferma Rossi riportando le valutazioni del restauratore Matteo Cannarsa - subisce la naturale ossidazione dovuta ai fattori atmosferici. Ottenuta l'ossidazione ricercata si sta procedendo al trattamento con il prodotto fissante. Per quando riguarda gli schizzi sul basamento questi sono facilmente removibili, essendo lo stesso già stato trattato con prodotto che lo rende non assorbente”.

Il consigliere ricorda che: “La scultura è stata oggetto di restauro nell'estate del 2016. L'atto vandalico ha reso evidente quello che già era emerso in fase di restauro. Il contesto in cui risiedeva l'opera non era idoneo alla sua conservazione nel tempo. Innanzitutto per una questione ambientale dovuta all'umidità, ai fumi del traffico e al contesto biodeteriogeno. Lo spostamento, la posizione e l'assetto estetico del basamento sono stati stabiliti dalla Soprintendenza umbra”.

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