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Torna il 'derby' tra Terni e Perugia, il depotenziamento di Arpa nel mirino della Fials

Botta e risposta tra la segretaria regionale della Fials Rossana Fiocchi ed il direttore generale Walter Ganapini:"Tutte fake news vecchie e strumentali"

La questione è sempre la stessa: il depotenziamento della sede Arpa di Terni a favore di Perugia. Il caso torna a sollevarlo la Fials di Terni che punta il dito contro il direttore generale Walter Ganapini e parla di “accentramento di poteri che urta con le norme vigenti”. Dal canto suo il dg solleva gli scudi e ribatte: “Tutte fake news vecchie e strumentali”. La regionalizzazione da anni ormai è un dato di fatto e, dunque, anche l’Arpa di Terni non fa eccezione, col rischio di dover chinare la testa a Perugia per via della spending review.

Rossana Fiocchi: “Attuale assetto in contrasto con la legge istitutiva”

Ma i sindacati non ci stanno: “Da sempre denunciamo che l’attuale assetto organizzativo disposto in forma monocratica dal dg Ganapini è in evidente contrasto con la legge istitutiva dell’Agenzia – afferma la segretaria regionale Fials Rossana Fiocchi -  in quanto in detto assetto, approvato oltretutto dalla giunta regionale, vengono a essere soppresse le funzioni di autonomia gestionale ed economica delle strutture dipartimentali”. La Fiocchi chiama in causa la presidente della Regione Catiuscia Marini chiedendo “equità”. “Le strutture gestionali complesse – aggiunge - sono state per tutti gli anni trascorsi il cardine operativo delle attività dell’agenzia e ne hanno determinato risultati operativi generando notevole beneficio per i territori grazie anche al proficuo lavoro di integrazione con i dipartimenti di prevenzione delle relative aziende sanitarie, in un concetto più generale di prevenzione”.

L’Arpa, l’importanza per la città di Terni e la replica di Walter Ganapini

L’Area regionale per la protezione ambientale è molto importante per Terni, spiega la sindacalista, città a prevalenza industriale dove la presenza del dipartimento autonomo ha significato la garanzia della costituzione di un presidio professionale attivo a tutela dell’ambiente e della sicurezza ambientale dei cittadini. Tutto il potere dunque nella persona del dg: “La soppressione delle autonomie dipartimentali con la relativa concentrazione di ogni potere nelle mani del solo dg – continua - viene a sottolineare il superamento di ogni autonomia dirigenziale prevista dai contratti nazionali nonché un demansionamento discrezionale dei direttori, dirigenti e dipendenti”. Rapida la replica di Ganapini: “Intanto c’è da dire che si tratta di un “neo-sindacato” poche persone che hanno lasciato la Cisl, in più – rimarca – la riorganizzazione dell’agenzia non l’ho fatta io ma un team di esperti guidati da un grande professore universitario, una riorganizzazione sottoscritta da tutti i sindacati, compresa la Usb di base, è tutto documentato”. Il dg punta i piedi e aggiunge” Terni ha subìto la ristrutturazione nazionale, l’Arpa dipende dal sistema sanitario, dalle Asl che sono state ridotte, ma a Terni c’è stato addirittura un potenziamento rispetto a quando sono arrivato io, nel 2015, quando la sede non era neppure a norma. Oggi Terni è sede di area dipartimentale “Umbria due” ed è in grado di fornire risposte e massima attenzione su tutte le questioni ambientali, dall’aria all’acqua. Lo sanno bene tutti gli enti preposti e sempre coinvolti in sinergia come Confindustria, Ordine dei Medici, Ast solo per citarne alcuni, in più siamo punto di riferimento per la Guardia di finanza in tema di uso e abuso delle buste di plastica”. La Fials parla di “clima conflittuale e di mancanza di un’organizzazione incentrata su ruoli definiti e competenze chiare che hanno di fatto reso inefficace e inutile il ruolo, le prerogative e le capacità operative di risposta alle forti tematiche ambientali sollevate dalla città, ingenerando pericolose psicosi collettive su presunte o reali patologie di natura ambientale sollevate da gruppi di cittadini e per le quali non c’è stata risposta”. “Su Terni – ribatte Ganapini -  il numero degli addetti non è scalato, anzi semmai è aumentato e al momento vede impegnate circa una settantina di persone a vario titolo.”

Fials al contrattacco

Ma la Fials rincara e parla anche di “malessere organizzativo, di stress lavoro-correlato” come sarebbe emerso dai questionari di valutazione sottoposti ai dipendenti dell’agenzia. “Abbiamo depositato da circa un anno – dice la Fiocchi - atti di denuncia in apposita audizione della terza commissione consiliare del Comune di Terni, ora sollecitiamo la Regione a voler ripristinare l’originario assetto organizzativo dell’agenzia così come previsto dall’attuale legge istitutiva dell’Arpa, essenzialmente nella prima fase, con l’istituzione dei due dipartimenti autonomi di Terni e Perugia, conseguenti anche al variato assetto istituzionale delle Asl dell’Umbria. Conseguentemente invitiamo la giunta regionale ad assumere tutti gli adempimenti immediati relativi al vincolo di mandato dell’attuale direttore generale rispetto alla verifica dei risultati ottenuti. E’ infine opportuno anche verificare se ci sono conflitti di incompatibilità”. “L’Arpa sta lavorando bene – chiude secco il dg – è una struttura bene organizzata e in grado di fornire risposte adeguate e controlli necessari”.

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