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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Lancette avanti, stanotte torna l’ora legale: sarà in vigore fino al prossimo 29 ottobre

Si dormirà un’ora in meno ma così sarà possibile risparmiare sulla bolletta energetica. La petizione per dire addio all’ora legale

Nella notte tra oggi, sabato 25, e domani, domenica 26 marzo ci sarà in Italia il passaggio dall’ora solare all’ora legale, con le lancette degli orologi che andranno spostate di un’ora in avanti. Si dormirà quindi un’ora in meno, ma avremo un’ora di luce naturale in più per altri 7 mesi, esattamente fino a domenica 29 ottobre quando torneremo nuovamente all’ora solare.

Da domani sarà insomma possibile sfruttare un’ora di luce in più di sera, con evidenti risparmi sui consumi elettrici, mentre al mattino farà giorno un po’ più tardi.

Il cambio di orario potrebbe però avere effetti spiacevoli sul nostro organismo fino a provocare stanchezza, irritabilità, disturbi del sonno e stress. Disturbi che svaniscono nel giro di qualche giorno, il tempo che il nostro corpo impiega per “sincronizzarsi” con il nuovo orario.

Secondo le stime di Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, nei sette mesi in cui sarà in vigore l’ora legale, l’Italia risparmierà circa 220 milioni di euro grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 410 milioni di kWh che genererà oltre ad un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

Dal 2004 al 2022, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,9 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di circa 2 miliardi di euro.

Secondo un’analisi della Società italiana di medicina ambientale (Sima), promotrice assieme a Consumerismo No Profit di una petizione online per mantenerla tutto l’anno, l’adozione dell’ora legale permanente produrrebbe nel nostro Paese, sulla base delle attuali tariffe elettriche, risparmi diretti in bolletta per 382 milioni di euro, grazie a minori consumi di energia per circa 720 milioni di kwh. Risparmio che salirebbe qualora nel corso dell’anno le tariffe elettriche dovessero subire incrementi.

“A tutto ciò - commenta il presidente della società, Alessandro Miani - si aggiungerebbe un massiccio taglio alle emissioni climalteranti pari a 200.000 tonnellate di CO2 in meno, equivalenti a quella assorbita piantando dai 2 ai 6 milioni di nuovi alberi, con benefici per la salute umana e planetaria. L’abbandono del doppio cambio orario annuale farebbe inoltre cessare anche i piccoli disturbi di alterazione del ritmo circadiano che oggi sperimentiamo nel passaggio da ora solare a ora legale e viceversa, con effetti benefici sulla salute dei cittadini", dice ancora Miani.

Per tali motivi Sima chiede al Governo Meloni di impegnarsi per arrivare in Italia all’abbandono definitivo dell’ora solare adottando l’orario legale tutto l’anno. Una possibilità prevista dall’Unione europea che già nel 2019 ha approvato una direttiva che lascia ampia discrezionalità agli Stati membri, auspicando un coordinamento tra le varie nazioni per evitare ripercussioni sugli scambi commerciali e i movimenti transfrontalieri.

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