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Tre storiche attività di Terni rinascono: “Investimenti ponderati seguendo istinto, cuore ed amore per la nostra città”

Il racconto di Matteo Marini, Gioia Marini e Benedetta Mariottini: “Terni ha bisogno di mantenere in vita le attività storiche che l’hanno sempre contraddistinta”

Tre giovani imprenditori, altrettante attività rilevate che profumano di storia e tradizione. Il percorso di Matteo Marini, Gioia Marini e Benedetta Mariottini è iniziato tre anni fa circa, un numero che si ripete tra l’altro, rilevando la pizzeria dell’Orologio. Una delle attività più conosciute e rinomate, presenti all’interno del ‘Distretto del gusto dove buon cibo e molteplicità di esercizi commerciali, garantiscono un’ampia gamma di offerte, non solo a livello prettamente culinario. Negli ultimi mesi poi l’ulteriore duplice svolta con l’apertura di Dell’orologio da Marcello ed Il Chiosco, risalente ai giorni scorsi.

“Abbiamo mantenuto la parte storica, ringiovanendo l’offerta” esordiscono alla nostra redazione di www.ternitoday.it “Nel corso dell’estate 2019 il primo passo compiuto è stato quello di rilevare la pizzeria dell’Orologio rinominandola Gastronomia dell’Orologio. Ho saputo – aggiunge Matteo – che stava per chiudere. Poiché spesso ci andavamo a pranzo mi dispiaceva molto immaginare un futuro privo di un punto di riferimento per il territorio. Così è partita l’idea di investire e proseguire il percorso tracciato”. La ripartenza: “Da una parte il mantenimento delle proposte precedenti con l’aggiunta di ulteriori menu come, ad esempio, quello riservato alle diete, curato dal nutrizionista Andrea Genova. L’orientamento è stato computare piatti nuovi e maggiormente indicati per la tipologia della clientela, parte di questa fidelizzata nel tempo. Ci siamo poi organizzati con le app, aperti all’asporto andando a lavorare su prodotti che potessero caratterizzare il brand, come ad esempio degli hamburger divenuti nostro cavallo di battaglia. Infine – specificano – abbiamo confermato il personale rimasto, andandolo ad integrare ulteriormente”.

Un ulteriore passaggio significativo: “Eravamo in trattativa per acquisire Il Chiosco quando siamo venuti a conoscenza della cessazione dell’attività da parte di Marcello Scimmi. Di certo – rimarcano i tre imprenditori – è sempre sconsigliabile investire su due in contemporanea. Tuttavia, facendoci trasportare dalle emozioni – osservano – non potevamo tirarci indietro. Siamo cresciuti all’interno di quella pizzeria, abitavamo a pochi metri di distanza. Pertanto l’ho contattato – aggiunge Matteo – sperando in una risposta positiva, arrivata nei giorni seguenti”.

Il nuovo debutto datato 11 aprile: “Abbiamo rinnovato tutto il locale, ampliato il banco gastronomia rispetto a prima dove comunque c’erano prodotti ottimi, ed allargato la tipologia della pizza”. La criticità emersa: “Ci siamo trovati davanti ad un ‘mostro’. In tanti si aspettavano la pizza del ‘mostro sacro’ Marcello. Non poteva essere così anche se è uno scotto iniziale che paghi, nel momento di un passaggio così epocale”.

Infine l’inaugurazione del Chiosco, avvenuta pochi giorni fa: “Ce lo immaginavamo come è venuto, con uno stile che evoca il classico chiringuito. L’offerta è piuttosto amplia e variegata. Inoltre ci avvaliamo di una collaborazione con un’attività artigianale ternana che si occupa di produzione di gelato. Ci passavo davanti ogni giorno – sostiene Matteo – ed ero entrato in fissa. Quando ho saputo della disponibilità mi sono precipitato. Dopo alcuni mesi dedicati al restyling siamo riusciti finalmente ad aprire. Non è certo possibile immaginare di lavorare solo con le scuole circostanti, devi allargarti ad ulteriori orizzonti. Lo abbiamo pensato come un punto di ritrovo anche per gli abitanti del quartiere Cardeto ed un luogo di aggregazione per giovani e meno”. 

Tre locali inaugurati, in un contesto piuttosto critico tra pandemia, e ripartenza: “Terni è la nostra città e necessita di mantenere vive le proprie attività che hanno cresciuto intere generazioni. Il nostro è stato un investimento ponderato, seguendo istinto e cuore. L’aspetto storico di ogni località è fondamentale. Lo si percepisce nei locali di Terni, ed uscendo dal territorio”.

Feedback ricevuti: “Estremamente positivi. Soprattutto i clienti si sono accorti di quanto ci teniamo. Inoltre siamo presenti fisicamente, ognuno con le proprie mansioni proprio per rimarcare l’importanza di stare a diretto contatto con le persone. Ad esempio per Il Chiosco i complimenti sono numerosi. “Non sembra di stare a Terni, piuttosto in un posto di mare, una sorta di isola felice” tra quelli che ci hanno fatto maggior piacere. Un pizzico di delusione è emerso in qualche commento ricevuto, più in generale. Nel momento in cui si cambia gestione e c’è sempre la propensione a giudicare”. Infine la particolarità social: “Come prendi un cuoco per cucinare ti devi affidare ad esperti del settore per gestire la comunicazione. È giusto dunque adeguarsi ai tempi ed alle innovazioni”. Tutte e tre le attività detengono delle pagine facebook ed instagram.

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