Storia di Terni, il Trenino della Passeggiata: “Splendido lavorare in mezzo a persone che si divertono. Nel 2030 faremo una bella festa”
Il racconto di Cristian Sebastianelli: “Affidare i propri figli al sottoscritto è una dimostrazione di fiducia, nel momento in cui parte il Trenino”
Una icona della città, capace di saper far innamorare intere generazioni. Il Trenino della Passeggiata ha caratterizzato l’infanzia di migliaia di ternani e non, diventando una delle attrazioni più amate e riconosciute. Il percorso, all’interno dei giardini pubblici, è iniziato nel 1980 da un’iniziativa della famiglia Sebastianelli. Successivamente il papà Antonio ha tramandato questa passione a Cristian che l'ha trasformata in un lavoro, proseguendo nella tradizione. Insieme al ‘macchinista’ ripercorriamo le tappe più significative di questa storia affascinante che consente a tanti bambini di vivere minuti di puro divertimento, facendosi un giro all’interno del cuore verde del capoluogo.
Le origini: “La storia del Trenino inizia ufficialmente nel 1980. E’ stato mio padre che, per cercare di arrotondare con lo stipendio, decise di aprire un’azienda a conduzione familiare. Insieme alla mamma hanno portato avanti l’attività, quasi per gioco, incentrando il tutto durante i weekend e le giornate festive. A tutto ciò va computata anche la pista delle macchinine, vicina al chiosco”.
Gli sviluppi: “Una volta sopraggiunta la maggiore età ho iniziato a prendere le prime nozioni di guida, dopo esserci praticamente cresciuto nel magico luogo della Passeggiata. Dapprima ero incaricato di chiudere gli sportelli, richiedere il biglietto e verificare che nessuno si attaccasse con la bici. Poi sono effettivamente subentrato, cercando di essere presente in modo assiduo. Tutto ciò si è tramutato in un lavoro continuativo”. Un passaggio epocale avvenuto in pieno ventunesimo secolo: “Il precedente trenino è stato sostituito. Aveva un motore a scoppio rispetto a quello attuale elettrico. La velocità di crociera è limitatissima, poco superiore ad una camminata”.
Una sinergia vincente: “A Terni non c’è un cittadino che non lo conosce. Al sottoscritto naturalmente viene riconosciuta la mansione di conducente. Ho visto passare due generazioni e capita di accogliere genitori che vi sono montati fin da bambini. Sono orgoglioso, è splendido lavorare in mezzo a persone che si divertono, sorridono, cercano un po' di gioia e tranquillità, immersi in un luogo che trasmette pace. Inoltre affidare i propri piccoli per fare un giro è sinonimo di fiducia, ulteriore motivo di orgoglio personale. Purtroppo capita anche – aggiunge Cristian – di arrabbiarsi poiché i vandali sono in agguato. Un triste fenomeno che è sempre esistito, forse al momento concentrato su una fascia d’età adolescenziale. La nostra presenza, estendendo il tutto anche agli altri colleghi con i quali sussiste massima collaborazione, è preziosa proprio perché possiamo monitorare ciò che accade, quantomeno fin quando non terminiamo la nostra attività”.
Il futuro della Passeggiata e l’obiettivo 2030: “Gli interventi in corso restituiranno un nuovo volto ai giardini pubblici. Sono sicuro che verranno apportate le giuste migliorie, senza stravolgere un luogo del cuore per tantissimi concittadini. Inoltre si parla di istallare le telecamere – aggiunge – e credo sia una buona soluzione per contrastare i fenomeni di vandalismo, soprattutto durante la notte. Inoltre, da qualche settimana, è stata istituita un’attività di controllo da parte dei vigilantes che sta producendo gli effetti sperati. Nel 2030 – conclude – vorremmo fare una festa per celebrare i cinquant’anni. Il sogno è quello di proseguire a lungo, poiché tutto ciò è fatto con il cuore e le soddisfazioni ricavate sono molteplici. Infine anche un pizzico di sana notorietà aiuta ulteriormente. Capita di girare in città ed essere fermato e salutato dai ragazzi che sono montati a bordo. Posso assicurare che è un qualcosa di ineguagliabile”.