Trenta nuovi immigrati in arrivo a Terni: "Li hanno voluti Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia"
Botta e risposta tra Leonardo Latini e Thomas De Luca, recenti sfidanti alla carica di sindaco:"Preoccupato" afferma Latini; risponde De Luca: "Polemica assurda montata ad arte". Le altre repliche: Cecconi (FdI), Gentiletti (Senso Civico)
Si accende la bagarre politica locale. Il tema di riferimento riguarda la circolare del ministero dell’Interno dello scorso 24 settembre. Al suo interno, si legge, la ripartizione dei 90 immigrati redistribuiti dal centro di Villa Sikania di Agrigento e destinati nelle strutture di accoglienza delle prefetture di Ancona, Avellino e Terni. Una circolare che non poteva passare inosservata a Matteo Salvini il quale ha subito attaccato il Governo sul tema più ‘caro’ al leader della Lega ed efficace, da un punto di vista di content marketing a livello di consensi social-politici.
Botta e risposta tra Latini e De Luca
Il sindaco Leonardo Latini, attraverso un post su facebook dichiara: "Apprendo con stupore e preoccupazione la notizia dell'arrivo presso le strutture di accoglienza della prefettura di Terni di 30 immigrati provenienti dal centro di accoglienza di Agrigento. Dopo un periodo di relativa calma, dispiace notare che gli sbarchi sulle coste italiane sono nuovamente ripresi e che a pagarne il prezzo sia solo l'Italia e in particolare i Comuni e i cittadini. In considerazione della notizia di oggi e in previsione di quanto potrà accadere nei prossimi mesi, chiederò un incontro alla prefettura di Terni al fine di evitare che la città paghi un peso sociale eccessivo rispetto alle sue reali capacità, tenuto conto anche del significativo contributo offerto già negli ultimi anni in tema di accoglienza”. La risposta di Thomas De Luca è piuttosto eloquente. Il consigliere comunale del Movimento cinque stelle e candidato alle prossime consultazioni regionali afferma: “Salvini si straccia le vesti ma a richiedere l’arrivo di migranti è proprio il sindaco Latini e i suoi assessori. La giunta al gran completo ha infatti, con sette membri su nove, deliberato a giugno scorso di proseguire nel programma di accoglienza. Con la delibera n°192 del 26/06/2019 il comune di Terni ha infatti scelto di “Proseguire i Progetti S.P.R.A.R. nel triennio 2020/2022”, scelta, seppur in riduzione del numero, in totale contrasto con le dichiarazioni fatte appena sei mesi prima con lo slogan “NO-SPRAR” da parte dell’ex assessore di Fratelli d’Italia. È bene ricordare inoltre come l’attuale assessore ai servizi sociali del Comune ricoprisse il ruolo di funzionario della Prefettura di Terni nell’area immigrazione – rimarca De Luca - essendo quindi perfettamente informato della situazione. Proprio con la ricognizione degli appalti svolta dalla commissione di garanzia e controllo avevamo chiesto delucidazioni all’assessore senza ricevere alcuna risposta in merito, prima del blitz estivo. Quella di oggi è una polemica assurda montata ad arte, sull’arrivo di trenta persone che in realtà sono venti. Una gestione delle emergenze oltre i programmi di accoglienza, dovrebbe saperlo bene l’assessore ai servizi sociali, che è costantemente accaduta nel corso di questi anni e degli scorsi mesi, costituita prevalentemente da arrivi da terra invece che da mare. Il sindaco Latini ha un grande pelo sullo stomaco che gli permette di abbandonare con un sorso d’acqua i suoi valori cristiani dimenticando che dietro a questa becera propaganda ci sono persone. Propaganda e una cortina fumogena volta a nascondere la totale incapacità amministrativa della Lega a Terni che sta portando il comune verso il dissesto del dissesto con ulteriori 20 milioni di euro di buco"
I COMMENTI
’IL COORDINATORE COMUNALE DI FRATELLI D'ITALIA MARCO CECCONI REPLICA:
"Comprendiamo la necessità dii un Thomas De Luca qualunque di recuperare un minimo di visibilità. Ci fanno sorridere i riferimenti alla coerenza di chi fino a poche settimane fa malediceva dal primo all’ultimo gli esponenti del Parttio democratico ed oggi con la prospettiva di uno scarso 10% alle prossime elezioni regionali si avvia ad esserne il portaborse. Infatti, poiché De Luca fa riferimenti a una delibera di giunta del giugno 2019, sarebbe altrettanto interessante recuperare i verbali della 4° commissione da lui presieduta nella quale chiedeva conto all’amministrazione dell’eventuale prosecuzione dei progetti di accoglienza denominati Sprar. Come lui, altri, dell’attuale minoranza si stracciavano le vesti nell’ipotesi, da loro non auspicata, che tali progetti venissero definitivamente cessati. Delle due l’una, o la coerenza non è di casa preso il Movimento 5 Stelle o De Luca perpetua dei racconti che non corrispondono alla realtà. Infatti, basterebbe leggere la delibera per verificare che l’amministrazione, come richiesto dal ministero dell’Interno ha meramente immaginato quali potrebbero essere dal 2020 le potenzialità di ‘accoglienza’ di eventuali, nuovi immigrati. Non già da aggiungere ai numeri determinati, pur se in diminuzione, numeri e quantità che potrebbero essere entro il 31 dicembre anche, in ipotesi, ridotti o azzerati. Legga, si informi e cerchi di svolgere la sua campagna elettorale su temi e argomenti dei quali potrà mostrare, molto più di questa occasione, un adeguato livello di conoscenza. La questione immigrazione-accoglienza è una cosa seria che va affrontata con chiarezza e determinazione, caratteristiche che il M5S ha mostrato evidentemente di non possedere"
ALESSANDRO GENTILETTI DI SENSO CIVICO
"Sul tema c’è anche l’intervento del consigliere comunale di Senso Civico, Alessandro Gentiletti: «Il sindaco è stupito e preoccupato per l’arrivo di 30 migranti e per il peso sociale eccessivo che rischia di pagare la città. Io sono stupito e preoccupato: che i problemi reali della città passino ancora una volta in secondo piano rispetto ai problemi immaginari che servono alla propaganda elettorale del partito del sindaco: la situazione dei lavoratori dell’Ast e di tante altre realtà imprenditoriali; la disoccupazione giovanile al 33%; la situazione ambientale e molte altre questioni ancora. Di questo dobbiamo parlare: questo ha già un peso sociale insostenibile per la nostra città".
LA LEGA
Chiude il cerchio ‘politico’ il comunicato con cui la Lega Terni replica a Thomas De Luca che aveva sostenuto come l’arrivo degli immigrati fosse in linea con quanto deciso a suo tempo dalla giunta Latini: «De Luca del Movimento 5 Stelle, alleato del Partito Democratico, o non sa di cosa parla o vuole tornare alla vecchia politica dei porti aperti allineandosi alle direttive del governo giallorosso che con arroganza scavalca i sindaci e distribuisce immigrati senza ascoltare il territorio. Si capisce chiaramente leggendo il suo comunicato stampa dove parla di Sprar, un sistema di accoglienza completamente riformato e superato dalle direttive previste dal Decreto sicurezza di Matteo Salvini. Due sono le questioni: o Thomas De Luca non conosce la legge, oppure vuole tornare al passato con un sistema di accoglienza a ‘maglie larghe’ che ormai non esiste praticamente più. È infatti inesatto parlare di Sprar, visto che nel decreto sicurezza è stato riformato in ‘Siproimi’. I due sistemi sono completamenti diversi: il sistema riformato da Salvini, il ‘Siproimi’, prevede l’inclusione sociale solo per titolari di protezione internazionale e minori stranieri non accompagnati, limitando di fatto il numero di stranieri da accogliere. Parlare di Sprar, sistema che non esiste più e che offriva accoglienza anche ai cittadini stranieri che non avevano forme di protezione, significa o non conoscere l’argomento o voler ritornare al passato e quindi alla vecchia politica dei ‘porti aperti’. Comprendiamo l’imbarazzo dei consiglieri del Movimento 5 Stelle che si ritrovano a dover giustificare ai propri elettori l’alleanza con il Pd dopo anni di insulti e denunce reciproche, ma invece di scrivere inesattezze potrebbero informarsi meglio. Confondere i sistemi di protezione con la politica degli sbarchi – prosegue la Lega Terni – è pressapochismo politico o forse De Luca, dopo la delusione alle amministrative e gettatosi a braccia aperte nella possibilità del terzo mandato, ha voluto distogliere l’attenzione da un concetto che tutti conoscono: il governo giallorosso, eletto senza consenso del popolo, con arroganza sfida i sindaci, non ascolta il territorio e distribuisce gli immigrati sui territori senza prima aver consultato gli amministratori e senza prima aver spiegato perché vengono scelti alcuni Comuni invece di altri. Il loro prossimo passo, come anticipato da De Luca, sarà cancellare il decreto sicurezza e tornare ai vecchi sistemi di accoglienza ‘per tutti’ dove il fenomeno dell’immigrazione veniva gestito solo come business e non come questione umanitaria».