Umbria Arancione | Nuove restrizioni. Tutte le regole in vigore fino al 31 gennaio
È entrata in vigore ufficialmente l'ordinanza ministeriale, sottoscritta dalla governatrice Tesei, che riporta l'Umbria in "zona arancione" almeno fino al 31 gennaio. Cosa si può fare?
L'Umbria torna ufficialmente in "zona arancione". La decisione è stata presa dopo che il Comitato tecnico scientifico del ministero della salute ha valutato come "eccessivamente rischioso" per la tenuta delle strutture ospedaliere, l'indice di trasmissione del virus (Rt) che si era innalzato fino a toccare la punta dell'1,30 per cento. E allora: cosa sarà possibile fare? Le risposte in alcuni brevi punti.
Le regole per gli spostamenti: quando si può uscire di casa? Dove si può andare
Vietati gli spostamenti dalle 22.00 alle 5.00 del mattino e quelli fuori dal proprio comune e dalla propria regione. Restano sempre le eccezioni per motivi di necessità, lavoro o salute. Sono permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza, domicilio o abitazione.
Nei piccoli comuni di 5.000 abitanti massimo, saranno consentiti spostamenti in un raggio di 30 chilometri (eventualmente anche in un'altra regione) con divieto di spostamento nei capoluoghi di provincia.
Visite ai parenti o amici
È consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata abitata che si trova nello stesso Comune, tra le 5.00 e le ore 22.00,a un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione.
La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono
Bar e ristorazione
Sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (tra cui bar, pub, ristoranti,gelaterie,pasticcerie) Nessuna restrizione per la ristorazione con consegna a domicilio.
Fino alle 22.00 resta consentita la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto. Per i soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dai codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati) l'asporto è consentito esclusivamente fino alle 18.00
Negozi e centri commerciali
Chiusura dei centri commerciali nelle giornate festive e prefestive, tranne per i negozi di alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, tabacchi ed edicole che si trovano al loro interno. Esercizi commerciali tutti aperti, con i consueti orari.
Scuola
Resta ivariata la didattica a distanza al 100 per cento (escluso per le attvità laboratoriali) per gli alunni le scuole superiori, istituti professionali e centri di formazione professionale almeno fino al 25 gennaio prossimo.
Per le scuole dell'infanzia, scuole elementari e scuole medie la didattica resterà in presenza
Per le Università le attività formative e curricolari si svolgono a distanza; possono svolgersi in presenza le attività formative e curricolari degli insegnamenti relativi al primo anno dei corsi di studio o quelle rivolte a classi con ridotto numero di studenti, quelle dei laboratori e le altre attività curriculari, quali esami, prove e sedute di laurea.
Cultura e Svago
Chiuse mostre e musei.
Attività motoria e sportiva
Rimangono chiuse palestre e piscine.
Quando serve l'autocertificazione nella zona arancione
Nella zona arancione l'autocertificazione serve per spostarsi nelle ore del coprifuoco, quando gli spostamenti sono autorizzati solo per ragioni di lavoro, salute o necessità e urgenza.
Nell'autocertificazione (ecco l'ultimo modulo autodichiarazione editabile), il firmatario deve dichiarare che il proprio spostamento è determinato da: esigenze di lavoro; motivi di salute; altri motivi ammessi dalle vigenti normative ovvero dai predetti decreti, ordinanze e altri provvedimenti che definiscono le misure di prevenzione della diffusione del contagio.
Fino a quando L'Umbria resterà in zona arancione?
La risposta è: fino alla prossima ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Tuttavia, il lasso di tempo stabilito dall'atto controfirmato dalla presidente Tesei è stato fissato fino al 31 gennaio.