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Un “hotel” dedicato alle api, ecco il progetto per conoscerle da vicino e per salvaguardare l’ambiente

Non appena sarà possibile, vicino al Caos sarà installato un Beehotel a cura dell’associazione Buono

Quando tutto sarà andato bene e si tornerà alla normalità, si potranno realizzare tutte quelle iniziative, i progetti e le idee che, in questo periodo di emergenza, sono state messe in un cassetto. Uno di questi, sarà il progetto che punta all’installazione di un Beehotel nell'area esterna del Caos. 

Un hotel per le api, insomma, con l’obiettivo di fornire un riparo sicuro agli insetti e di promuoverne la conoscenza.
L’iniziativa, promossa e finanziata dai soci di Coop Centroitalia ed attuato dall’associazione di promozione Sociale Buono, è già passata al vaglio della Giunta e, per attuarla, rimane da aspettare il momento in cui la situazione potrà tornare alla normalità.

I Beehotel per le api solitarie

“Un Beehotel - afferma il presidente dell’associazione Buono Carlo Taccari – ha un duplice obiettivo: da un lato, si pensa alla salvaguardia delle api e a favorire l’impollinazione, fondamentale per il nostro ecosistema, dall’altro vuole far conoscere gli insetti e le varie specie di api alle persone, soprattutto ai bambini, per evitare le paure ingiustificate delle punture, ad esempio, e per favorire la conoscenza delle tante specie di api e di insetti con cui si può entrare in contatto anche in un contesto cittadino”.

Osservare da vicino le api e gli insetti, quindi, scoprendo un mondo affascinante e poco conosciuto. Un’esperienza, quella dei Beehotel, già attiva in altre città e che, appena possibile, sbarcherà a Terni grazie a un gruppo di amici che, nel 2015, sono diventati associazione: biologi e naturalisti, soprattutto, con la passione per l’apicoltura. “Abbiamo già realizzato dei Beehotel a Roma Oasi Lipu di Castel di Guido – continua il presidente di Buono – e ci piace contribuire a innescare dei veri e propri circoli virtuosi che vedono protagoniste le api, soprattutto le specie meno conosciute”.

Le prime ospiti dei Beehotel, infatti sono proprio le api solitarie, insetti della stessa superfamiglia delle api da miele, ma con caratteristiche sociali diverse.
Se le api da miele vivono in famiglie numerose composte da migliaia di individui con ruoli precisi e con una grande produzione di miele da difendere – affermano dall’associazione Buono - le api solitarie non formano colonie e non producono miele. Non hanno quindi necessità di difendere scorte di miele o una famiglia numerosa.
Molte specie di api solitarie sono prive di pungiglione e le specie che lo possiedono hanno un pungiglione molto piccolo con il quale possono pungere ma solo ed esclusivamente se disturbate e, anche quando questo accade la puntura si percepisce appena. 

“Il Beehotel – continua Taccari – è formato da tre compartimenti: il primo per le api solitarie, il secondo per le farfalle, il terzo per gli insetti fitofagi. E’ dotato, inoltre, di un pannello esplicativo che favorisce lo svolgimento di attività didattiche e, quindi, il coinvolgimento dei bambini in un percorso di conoscenza della natura e del rispetto per tutte le forme di vita”.
Ad oggi, ci sono 27 Beehotel dell’associazione installati in tutta Italia, speriamo di poterlo vedere presto anche a Terni.

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