rotate-mobile
Attualità

Coronavirus e vaccini agli under 18, scatta la “diffida a Draghi sul green pass ai minori”

La Rete nazionale scuola in presenza: così si obbligano i minori a sottoporsi a vaccinazione o a tampone per accedere ad attività sportive o culturali, ma servono ancora approfondimenti per verificare l’impatto del farmaco sui bambini

“L’ultimo decreto legge in materia di Covid approvato dal Governo impone l’obbligo di vaccino (o in via residuale, di continui tamponi entro le 48 ore) a tutti indistintamente, senza prevedere alcuna esenzione per gli under 18, equiparati agli adulti nonostante non vi sia alcuna evidenza scientifica che li qualifichi suscettibili al rischio di Covid19 grave, non giustificando dunque la loro vaccinazione di massa”.

Lo scrive la Rete nazionale scuola in presenza, di cui fa parte anche il Comitato a scuola Umbria e che riunisce decine di migliaia di genitori, studenti e insegnanti presenti e attivi su tutto il territorio nazionale, inviando una diffida al presidente del Consiglio Mario Draghi e un appello al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a non estendere il provvedimento green pass ai cittadini minori di 18 anni.

“Attraverso tale provvedimento, si obbligano i minori a sottoporsi a vaccinazione o a tampone ogni 48 ore per accedere ad attività sportive o culturali fondamentali per il loro sviluppo fisico, psicopedagogico e sociale”, continua la Rete, sottolineando che il dibattito scientifico nel mondo è più che aperto: “Secondo l’Oms, sono necessarie maggiori evidenze riguardo all’uso dei diversi vaccini Covid19 nei bambini per poter fare raccomandazioni generali sulla vaccinazione dei minori. Dello stesso avviso l’ente vaccinale tedesco Stiko, il JCVI britannico (dove la vaccinazione è offerta agli over 30), il Consiglio nazionale di bioetica francese”.

“La valutazione del rapporto fra rischi e benefici, che è la via maestra di qualsiasi scelta in campo medico, dissuade pertanto dall’uso esteso ai minori di vaccini anti-Covid. È per queste ragioni che buona parte dei Paesi europei restringono la vaccinazione dei minori ai soli casi accertati di fragilità (Germania, Regno Unito, Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, Finlandia, Svezia) mentre alcuni interdicono completamente la vaccinazione dei minorenni (Portogallo, Albania, Cipro, Irlanda, Croazia, Islanda, Norvegia, Ucraina)”.

Da ultimo, la Rete nazionale scuola in presenza esprime “la più viva preoccupazione per le insistenti anticipazioni di stampa che annunciano per le prossime settimane l’estensione del green pass alla scuola. Di fronte a “una decisione così improvvida”, la Rete “non esiterebbe a mobilitare le decine di migliaia di famiglie che in ogni parte d’Italia le hanno affidato il compito di tutelare il diritto alla scuola”.

Si invitano pertanto le autorità “ad applicare il principio della massima precauzione e a considerare la non applicazione del green pass ai minori di anni 18, preavvisando che in difetto verranno poste in essere tutte le azioni necessarie per la miglior tutela degli stessi”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Coronavirus e vaccini agli under 18, scatta la “diffida a Draghi sul green pass ai minori”

TerniToday è in caricamento