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Treofan, cassa integrazione in scadenza: “Cento lavoratori e famiglie rischiano grosso. Silenzio che spaventa”

Il gruppo consiliare del Movimento cinque stelle ha presentato un’interrogazione: “Il tempo trascorre inesorabile e sui lavoratori e le loro famiglie pende la spada di Damocle della disoccupazione”

Una vertenza tornata in auge proprio ieri, lunedì 7 novembre, in Consiglio comunale. Una delegazione di dipendenti della Treofan ha infatti chiesto ed ottenuto un incontro con il sindaco Latini, il presidente Ferranti ed i capigruppo per esporre le proprie preoccupazioni, in vista della scadenza della cassa integrazione. I consiglieri del Movimento cinque stelle hanno presentato un’interrogazione, antecedente alla riunione tenutasi a Palazzo Spada per cercare di mantenere alta l’attenzione.

Il percorso a ritroso: “Ad inizio del mese di agosto si è svolta una riunione, fortemente richiesta e voluta dalle organizzazioni sindacali, con l’assessore allo sviluppo economico della Regione Umbria, il sindaco di Terni, il presidente e il direttore generale di Confindustria Umbria insieme alle altre sigle sindacali per affrontare la situazione drammatica di Treofan Terni e del percorso di sviluppo del polo chimico ternano. Riunione che si era conclusa con la decisione unanime di mantenere un tavolo permanente di confronto per supportare questo percorso. Ora più che mai – sottolineano - è necessario portare avanti questo tavolo di regia per monitorare la situazione del polo chimico ternano già provato dalla chiusura della Treofan, dall’aumento del costo dei materiali e negli ultimi tempi piegato dal peso non più sostenibile del costo dell’energia. A inizio settembre si era tenuto un incontro con il ministero, in cui si era parlato di una settimana di tempo per avere delle risposte chiare sugli sviluppi, ed invece sono trascorsi due mesi e tutto continua a tacere”.

La situazione attuale: “Ad oggi c’è un silenzio che spaventa e anche tanto le famiglie e i lavoratori. La fine della cassa integrazione è a febbraio 2023 e ci sono circa cento lavoratori e le loro famiglie che rischiano grosso mentre tutti tacciono. Il tempo trascorre inesorabile e sui lavoratori e le loro famiglie pende una spada di Damocle, infatti, dopo di quella data ci sarà solo la disoccupazione”. Pertanto il gruppo consiliare chiede a sindaco e giunta scenari, prospettive e progetti e soprattutto come si intende tutelare i lavoratori che ormai vedono a scadenza prossima la cassa integrazione.

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