rotate-mobile
Attualità Cesi

Cesi, il sogno è realtà: arrivano 20 milioni, via al progetto di riqualificazione

Il borgo di Terni tra le ventuno realtà individuate dal ministero della cultura per accedere ai finanziamenti del “Piano borghi del Pnrr”. Dario Franceschini: “Non solo recupero del patrimonio storico artistico di questi luoghi meravigliosi ma anche individuazione di una loro vocazione specifica”

“Ventuno borghi straordinari torneranno a vivere. Un meccanismo virtuoso voluto da dal ministero della cultura ha portato le regioni a individuare progetti ambiziosi che daranno nuove vocazioni a luoghi meravigliosi. Sul Pnrr dobbiamo correre, c’è un cronoprogramma stringente e lo stiamo rispettando”.

Così Il ministro della cultura, Dario Franceschini, intervenendo, insieme al presidente dell’Anci, Antonio Decaro, al presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome, Massimiliano Fedriga, alla coordinatrice della commissione cultura alla Conferenza delle Regioni, Ilaria Cavo, e al professor Giuseppe Roma, componente del comitato nazionale borghi del Mic, alla presentazione prevista dal “Piano borghi del Pnrr”.

Arriva dunque anche l’ultimo via libera per il piano di riqualificazione di Cesi “porta dell’Umbria e delle meraviglie” che prevede un investimento di circa 20 milioni per una serie di iniziative tese al rilancio dei borghi: sport all’aria aperta, riqualificazione del patrimonio artistico ed immobiliare, ripopolamento, nuove attività commerciali e così via.

“L’obiettivo del piano Borghi previsto dal Pnrr - ha proseguito Franceschini - è quello di creare una crescita sostenibile e di qualità e di distribuirla su tutto il territorio nazionale. Da qui è partita questa idea che si è poi sviluppata attraverso un confronto con le Regioni, l’Anci e il comitato borghi”.

La prima linea, alla quale sono stati destinati 420 milioni di euro, è finalizzata al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono. Ciascuna Regione o Provincia autonoma ha esaminato le candidature proposte dalle varie realtà territoriali e individuato il progetto pilota - con relativo borgo - a cui indirizzare l’investimento di 20 milioni di euro, per un totale di 21 interventi su tutto il territorio nazionale. Le risorse saranno utilizzate per l’insediamento di nuove funzioni, infrastrutture e servizi nel campo della cultura, del turismo, del sociale o della ricerca.

La seconda linea d’azione mira invece alla realizzazione di progetti locali di rigenerazione culturale di almeno 229 borghi storici, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto allo spopolamento. Circa 1.800 sono state le candidature presentate dai Comuni, in forma singola o aggregata - fino a un massimo di 3 Comuni - con popolazione residente complessiva fino a 5.000 abitanti, secondo quanto predisposto dall’avviso, per poter disporre dei 380 milioni di euro previsti dal Piano. L’importo massimo del contributo sarà di circa 1,65 milioni di euro a borgo.

“I progetti non riguarderanno solo il recupero del patrimonio storico artistico di questi luoghi meravigliosi ma anche l’individuazione di una vocazione specifica e su questo punto le Regioni hanno messo in atto dei meccanismi virtuosi e scelto una progettazione complessiva. Credo molto in questo piano – ha continuato Franceschini - perché chi ha responsabilità amministrative, politiche e di governo deve capire la direzione da prendere e iniziare processi di cambiamento. Le potenzialità della rete e della banda larga renderanno questi borghi luoghi di possibile lavoro. È una grande sfida e credo che sia solo l'inizio: se questo meccanismo funzionerà e questi luoghi rifioriranno e si ripopoleranno, credo che non ci si fermerà più".

Nel corso del suo intervento, il ministro ha inoltre ringraziato il presidente del Fai, Marco Magnifico, che ha comunicato al ministero la disponibilità a collaborare, nel fine settimana del 28 e 29 maggio, con i comuni e le comunità locali per raccontare, rendere visitabili e permettere di scoprire i 21 borghi selezionati dalle Regioni.

“Ringraziamo il ministro Franceschini e il Mibac nelle sue articolazioni per il via libera anche per la nostra frazione di Cesi, tra i 21 beneficiari del progetto pilota per la realizzazione della misura contenuta nel Pnrr, rigenerazione di borghi a rischio abbandono. Abbiamo apprezzato anche il riferimento del ministro alle potenzialità della rete e della banda larga, le quali renderanno i borghi scelti tra cui Cesi, luoghi di possibile lavoro, mentre si sono spopolati proprio perché non c’era impiego. Il nostro gruppo consiliare – scrive in una nota Francesco Filipponi, capogruppo del Pd in consiglio comunale - come si era impegnato a fare, ha seguito l’evolversi dell’iter di ammissibilità, dopo aver preso atto della selezione per l’Umbria del borgo di Cesi per il bando Pnrr, attrattività dei borghi linea A, partendo dal contributo che avevamo inteso dare con un atto per Cesi cittadella della cultura. Cogliamo anche l’occasione per ringraziare i cittadini, la pro loco, le associazioni e i gruppi che hanno partecipato all’avviso appositamente predisposto. Apprezziamo ancor di più le parole del ministro Franceschini per il territorio, per i cittadini residenti attuali e potenziali e per le imprese e, per la valorizzazione   paesaggistica e la cultura del territorio. Ci impegneremo inoltre ancora affinché tutti i borghi del nostro comune non vengano dimenticati, come invece è purtroppo avvenuto in questi quattro anni di amministrazione Latini. Seguiremo con particolare attenzione d’ora in avanti, dopo l’annuncio di oggi, al contempo le procedure relative all'uso delle risorse per Cesi, ed alle conseguenti scelte di gestione”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Cesi, il sogno è realtà: arrivano 20 milioni, via al progetto di riqualificazione

TerniToday è in caricamento