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Viadotto e caos, i residenti di Montoro sul piede di guerra: "Segnaletica di sicurezza subito o alziamo le barricate!"

Parlano tutti sul viadotto ma i residenti di Montoro sono rimasti zitti. Finora: adesso sale la protesta: invasi dalle auto rischiamo l'incolumità. E annunciano battaglia

“La situazione è insostenibile, nel fine settimana abbiamo toccato il record di traffico che sfrecciava nel nostro paese. Abbiamo chiesto per giorni, invano, una segnaletica di sicurezza. Ci hanno lasciato sbattere. Ma adesso basta: se entro mercoledì chi di dovere non provvederà con fatti concreti, da giovedì inizieremo una forte mobilitazione e protesteremo finché non arriveranno qua prefetto, sindaco e assessori competenti”.

E’ l’ultimatum lanciato dai residenti di Montoro che dopo la chiusura del noto viadotto stanno letteralmente soffocando per l’eccessiva invasione di auto e mezzi pesanti. A parlare a nome dei residenti esasperati sono la presidente dell’associazione turistica pro-Montoro Maria Proietti e la vice presidente Maria Rita Strappatelli: “La strada – spiegano - non è adeguata a un simile traffico, si tratta di un rettilineo per cui le auto sfrecciano a tutto gas mettendo in pericolo l’incolumità di tutti. Non c’è un marciapiede e anche raggiungere i giardini con i bambini è un pericolo. Venerdì mattina abbiamo avuto un incontro con il sindaco De Rebotti il quale ci ha garantito che sabato l’Anas avrebbe fatto tutta la segnaletica. Abbiamo chiesto al sindaco De Rebotti di mettere dei dissuasori, ma l’unica cosa che è stata fatta è l’apposizione di un cartello ‘beffa’ perché indica la presenza di misurazione elettronica della velocità quando sappiamo bene che non è stato posizionato alcun meccanismo di controllo in tal senso. Una presa in giro – tuonano – ora però ci devono ascoltare: non intendiamo restare in queste condizioni per altri quaranta giorni!”. Il centro abitato ha una strada di competenza comunale che poi, in uscita dal paese, diventa provinciale:

“Noi – proseguono - chiediamo dissuasori e controlli con la polizia. Questa è una strada provinciale ma un tratto, fino a quasi la fine del viale, è comunale. Chiediamo inoltre che una parte del traffico venga deviato su Narni Scalo attraverso via Ortana, cosa che probabilmente il sindaco non vuole fare. Noi passeremo alle azioni forti se non tutelano la nostra incolumità. Praticamente hanno isolato 300 persone che non possono più percorrere a piedi quella che era la passeggiata, inoltre non possono raggiungere il bar, i giochi dei bimbi, il supermercato, la farmacia, la chiesa. De Rebotti ci assicura che tutti, dall’Anas alle istituzioni e gli altri enti competenti stanno collaborando per alleggerire la situazione, però noi non vediamo risultati, per questo motivo – concludono – adesso siamo decisi ad alzare le barricate. Chiediamo più sicurezza, una segnaletica che eviti i rischi. Così non si può continuare, neppure per un solo giorno in più”.

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