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Un viaggio attraverso l’Italia per parlare di sclerosi multipla: Marco Togni fa tappa a Terni

È partito da Genova il 17 marzo, oggi pomeriggio sarà nella città dell’acciaio e domani andrà ad Arrone. “È giusto far capire i diritti delle persone dall’inclusione sociale al diritto alla cura”

Un viaggio lungo 259 giorni, attraverso 18 regioni e percorrendo circa 6.000 chilometri. Con un solo obiettivo: “Zaino in spalla, ho deciso di cominciare la mia avventura, andando alla scoperta della sclerosi multipla in quei luoghi in cui se ne parla poco, perché è l’Italia della piccola provincia e dei piccoli paesi”.

Marco Togni, “Osky” per gli amici, è un volontario della Associazione italiana sclerosi multipla (Aism). Ingegnere di 36 anni con la passione per il trekking, domenica 17 marzo è partito dal cantiere del Ponte Morandi di Genova – crollato il 14 agosto 2018 - per un viaggio a piedi di 259 giorni e circa 6.000 chilometri. Ritornerà nel capoluogo ligure il prossimo 30 novembre, dopo aver attraversato 18 regioni. Togni sarà a Terni oggi pomeriggio, 25 aprile, e poi nella mattinata di venerdì 26 ripartirà alla volta di Arrone dopo avere incontrato, sotto Palazzo Spada, il sindaco di Terni, Leonardo Latini, e avere ricevuto il saluto e l’incoraggiamento del primo cittadino. 

Con #osky4aism, Marco vuole coinvolgere tutte le persone che incontrerà, e non solo, per renderle più consapevoli verso questa malattia, per parlare di diritti e di inclusione sociale, per lottare contro ogni forma di discriminazione. Nel corso del viaggio raccoglierà storie di tante persone con sclerosi multipla, il loro impegno ad affrontare la malattia. Il viaggio verrà raccontato da Marco stesso attraverso storie su Instagram, e su Facebook sul profilo #osky4aism.

“Fare questo viaggio - ha detto Marco Togni al momento della partenza -  è un mio vecchio sogno rimasto a lungo nel cassetto; avevo la voglia di dedicarmi ad Aism a tempo pieno, dedicando un anno della mia vita come volontario, ma svolgendo un impegno non in una sola sezione, ma in tutte e cento le sezioni di Aism in Italia, parlando con i suoi tanti volontari, conoscendo le persone con sclerosi multipla che rappresentano Aism”.

Mi impegnerò a far capire a tutti, che la sclerosi multipla non è solo una malattia, ma una condizione di vita, che rappresenta una vera e propria emergenza per le persone e per la società. Porterò con me anche la carta dei diritti delle persone con SM là dove ancora non è stata firmata, là dove non si conosce. Perché è giusto far capire i diritti delle persone dall’inclusione sociale al diritto alla cura, alla ricerca scientifica ma anche diritto al lavoro e a una buona qualità di vita”.

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