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Centro Antiviolenza e Servizio di pronta emergenza: “Ventuno donne vittime di violenza accolte dall’inizio del lockdown”

La delibera di giunta “Affidamento del Sistema Regionale dei servizi di contrasto alla violenza di genere” è stata approvata con cinque voti favorevoli e tre astenuti. Alcune perplessità sono state esposte dal consigliere Alessandro Gentiletti

Una procedura ad evidenza pubblica per la gestione del Centro Antiviolenza. Nel corso della seduta della terza commissione consiliare è stata illustrata la delibera, a firma della dirigente Donatella Accardo, concernente “L’affidamento del Sistema Regionale dei servizi di contrasto alla violenza di genere”. La finalità è quella di attivare le procedure amministrative, relative all’affidamento del servizio, tramite l’adozione della procedura menzionata in precedenza.

“Portare questa delibera in commissione, proprio in corrispondenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è puramente casuale” ha esordito l’assessore al welfare Cristiano Ceccotti. “Si tratta di un tema di una portata rilevante. Da marzo 2020, ovvero da quando è stato attivato il Servizio di pronta emergenza, sono state accolte ventuno donne vittime di violenza. L’obiettivo è quello di dare una maggiore stabilità ad un servizio che veniva rifinanziato semestralmente. Ora verrà definito un soggetto gestore al quale l’ente locale individua le somme nella gestione della zona locale. Ho ritenuto opportuno fare una conferenza dove tutti i Comuni hanno deliberato a favore di tali risorse. Poiché stava scadendo è stato necessario definire un protocollo tra i municipi capofila ossia Perugia e Terni, dopo nostra sollecitazione, Non si tratta di una variazione di bilancio ma del programma acquisti e forniture."

Programmazione biennale: “Garantisce una continuità per il contrasto alla violenza di genere” ha aggiunto la dottoressa Accardo. “Ce lo chiedono gli stessi gestori. Gli affidamenti diretti comportano degli spezzettamenti di sei mesi in sei mesi”. Ad intervenire diversi commissari i quali hanno chiesto delle delucidazioni. Il consigliere Alessandro Gentiletti ha espresso le proprie perplessità a riguardo: “La questione merita di essere approfondita. Se da un lato si va a rafforzarlo, dall’altro andando a gara non è detto che si possa rispondere a logiche di professionalità e qualità dei servizi resi. Sono dunque pronto a fare dei confronti anche perché, ad oggi, i gestori sono gli stessi da anni. Inoltre in altri territori si fanno gli affidamenti diretti e non procedure ad evidenza pubblica. La finalità sociale è essenziale”.

Dopo aver ricordato le leggi corrispondenti al tema, antecedenti alla delibera, l’assessore Ceccotti ha poi precisato: “La volontà è stata quella di creare una rete sulla violenza di genere, anche con l’altro Comune capofila. In taluni casi accade che una donna non può essere accolta a Terni o Narni. Pertanto c’è bisogno di una sovrastruttura per trovare soluzioni maggiormente cautelative. La precarizzazione la sto combattendo e la scelta biennale è dettata dalle risorse trovate. Ho l’obbligo di dare una continuità. Ci siamo presi anche la responsabilità dell’anticipazione di cassa”. Infine l’assessore, dopo aver ricevuto delle richieste sulle tipologie, la qualità e la risposta agli interventi messi in campo, ha annunciato che presto verrà inaugurato un sito concernente la zona sociale di riferimento. In chiusura la consigliera Monia Santini ha reso merito al lavoro fin qui svolto: “L’assessore Ceccotti ha fatto un ottimo lavoro. Lo si denota anche dalla sua estrema disponibilità nell’affrontare le varie tematiche, a livello sociale”.   

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