La Terni del futuro, arrivano le sperimentazioni delle Zone 30: i quartieri scelti ed il curioso precedente di dieci anni fa

Le Zone 30 stanno per approdare anche a Terni. Un progetto molto importante che si incardina in un concetto di mobilità sostenibile da sviluppare ulteriormente, ed in modo significativo. In molte città d’Italia i cittadini convivono con questo modo di rivedere la correlazione tra i vari utenti della strada. La limitazione ai trenta all’ora consente infatti una maggiore convivenza tra auto, pedoni e bici. Benefici per tutti con la possibilità di incentivare spostamenti senza utilizzare i veicoli, apportando giovamento anche in ottica di impatto ambientale.

Ad annunciare la novità per la città è stato, nei giorni scorsi, l’assessore Federico Cini nel corso di una commissione consiliare. Due i quartieri selezionati per dare vita alla sperimentazione. Si partirà da Cospea e Città Giardino, scelte sicuramente ponderate quanto mirate. Il quartiere di Cospea è probabilmente l’unico della semiperiferia che può beneficiare di un collegamento diretto con il centro, dettato dalla pista ciclopedonale. Anche Città Giardino si presta molto a questo tipo di approccio di mobilità sostenibile, evocando proprio una sperimentazione datata settembre 2013 a cura dei Giovani Architetti di Terni e DDA studio. In quel frangente infatti venne proposto agli abitanti una sorta di laboratorio trasformando via Montegrappa e Via Premuda, rispettivamente in zona 30 e zona 10, redistribuendo gli spazi ed intervenendo sulla sosta e sull’arredo urbano di recupero.

Il concetto di mobilità sostenibile è fondamentale per cercare di dare impulso positivo una Terni del presente ed, in questo caso, del futuro. Tutto ciò deve essere però ragionato apportando quegli input necessari che possano essere recepiti dai singoli cittadini. Una sorta di convivenza all’interno di una battaglia di ‘civiltà’ per progredire, anche a livello di mentalità, oltre che contare su benefici molteplici.