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Alimentazione

Prevenire l'obesità infantile, le strategie da attuare

In Italia i bambini in sovrappeso sono circa il 4%, un dato molto grave. Modificare alimentazione e stili di vita è importantissimo per evitare problemi di salute e psicologici anche in futuro

Il più alto livello di obesità grave nei bambini in età scolare si registra in Grecia, a Malta, in Italia e in Spagna. Il dato è emerso dal Congresso Europeo sull’obesità svoltosi a Glasgow nel 2020, dove sono stati presentati dalla sezione europea dell’Oms i nuovi e preoccupanti dati: si tratta di un tasso di obesità infantile superiore al 4%.

Il problema discende da un disvalore cronico tra l’energia calorica assunta e quella consumata: si mangia troppo o si assumono cibi troppo calorici rispetto alle necessità del metabolismo corporeo. L'obesità grave nei bambini è associata a conseguenze cardiovascolari e metaboliche negativi sia immediate che a lungo termine. Ciò è legato ad un insieme di concause: scarsa educazione alimentare, predisposizione genetica, stile di vita sedentario, status socio-economico, quantità e qualità del sonno.

I genitori ricoprono ovviamente un ruolo fondamentale nel prevenire il sovrappeso e l’obesità infantile: sono loro, infatti, a dover dare il buon esempio e garantire un ambiente di crescita sereno e sano.

Vediamo allora alcuni consigli utili per prevenire il rischio di obesità infantile e per aiutare i bambini ad assumere uno stile alimentare corretto e variegato.

Dare la possibilità di scegliere

Dare un’unica opzione, magari già non molto invitante, può risultare frustrante per un bambino: permettergli di scegliere tra due alimenti, ugualmente sani, consentirà al bambino di sentirsi più sicuro di sé, evitando il rischio del rifiuto totale del cibo.

Procedere a piccoli passi

Per introdurre uno stile alimentare più sano è utile iniziare con piccoli cambiamenti, così da ridurre la pressione sul momento del pasto ed evitare discussioni. È importante lasciare al bambino i suoi “alimenti sicuri”, quelli che sai che mangerà, ma prova ad introdurre regolarmente qualcosa di nuovo, meglio in piccole quantità. Con costanza e una sfida all’assaggio o rassicurandolo sul fatto che non c’è nulla di male se un alimento non piace, invoglierai tuo figlio a sperimentare cibi nuovi.

Dare il buon esempio

Devono essere i genitori i primi a condurre uno stile di vita sano: prendendosi cura di se, mangiando bene e facendo una regolare attività fisica. Inoltre, è importante mangiare insieme durante i pasti: così si potrà controllare ciò che mangia il proprio figlio e lo si aiuterà ad imitare le proprie abitudini alimentari.

Ricompensare gli sforzi

È importante offrire ricompense e complimentarsi con il bambino quando assaggia nuovi cibi o mangia qualcosa di sano. Ma la ricompensa non deve essere legata al cibo, piuttosto ad un'attività come andare al parco, colorare o giocare insieme: dire “se mangi le verdure dopo puoi avere la cioccolata” darà l’impressione che il cibo che stiamo offrendo “vale meno” della ricompensa.

Mangio bene perché mi sento bene

Soprattutto per i bambini più grandi, il cibo e il peso possono essere un argomento delicato, e le preoccupazioni su come appaiono possono contribuire a problemi di autostima. Uno studio recente ha rilevato che obesità e salute mentale sono strettamente collegate, ed i bambini obesi hanno più probabilità di soffrire di problemi emotivi come ansia e depressione. Nelle vostre conversazioni, prova ad evitare di collegare l'alimentazione sana all'aspetto fisico: incoraggialo a mangiare bene e fare esercizio perché questo lo fa sentire bene, piuttosto che perché lo fa dimagrire.
Cerca inoltre di coinvolgere tutta la famiglia: il fatto che tutto il nucleo familiare intraprenda un cambiamento fa sentire meno solo il bambino e lo aiuta a raggiungere obiettivi più sani.

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