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Le idee più creative ci vengono sotto la doccia, ecco spiegato il perché dalla scienza

Una ricerca negli Stati Uniti ha scoperto con quale equilibrio di fattori il nostro cervello riesca a elaborare le idee più originali e creative

Sappiamo che la nostra mente è in continua attività, molti studi hanno confermato che il cervello lavora in varie modalità anche quando dormiamo e quindi quando non siamo consapevoli. Addirittura un primo studio - intitolato “A wandering mind is an unhappy mind” - ha indagato il fenomeno del mind-wandering (o mente errante), dimostrando come il cervello umano vaga per il 46,9% del tempo, e che la percentuale di volte in cui la mente vaga è un buon indicatore del livello di felicità: meno vaga più si è felici, più vaga più si è infelici.

Mentre questa ricerca, come anche altre, si sono concentrate sullo studio del mind-wandering, soprattutto in termini di felicità, apprendimento e attenzione, altre ricerche hanno indagato potenziali benefici correlati al mind-wandering come la fuga da compiti o situazioni noiosi o spiacevoli, il pensiero creativo e il pensiero orientato al futuro. Benjamin Baird e colleghi nello studio intitolato "Inspired by Distraction: Mind Wandering Facilitates Creative Incubation" ha sottolineato ad esempio che la tendenza della mente a vagare può promuovere la creatività nella risoluzione dei problemi.

In che cosa si traduce tutto questo? Sarà capitato a tutti di avere un’intuizione creativa mentre si è impegnati in attività attività come fare la doccia o camminare, dove il cervello è coinvolto in maniera moderata. Secondo le ricerche sopra menzionate, questo non è casuale, ma c'è una spiegazione scientifica. La scoperta di cosa accade nel nostro cervello durante queste attività arriva da una ricerca condotta da un gruppo di ricerca dell’Università della Virginia, pubblicata sulla rivista scientifica Psychology of Aesthetics, Creativity and the Arts.

L’effetto doccia

Alle persone spesso vengono idee creative durante attività moderatamente coinvolgenti per il cervello, tra cui fare la doccia o una passeggiata. Secondo i ricercatori, la nascita di idee creative avviene quando il cervello si trova in una condizione di equilibrio tra pensiero focalizzato e lineare (che limita l'originalità) e associazioni illimitate e casuali (che sono raramente utili). Il tipo di attività sopra descritte può duqnue aiutarci a trovare questo equilibrio permettendo alla mente di vagare in un ambiente coinvolgente con alcuni vincoli al pensiero, stimolando così la creatività. I ricercatori hanno chiamato questo fenomeno “effetto doccia”.

Lo studio

Per testare questa ipotesi, i ricercatori hanno condotto uno studio in cui hanno chiesto ai partecipanti di svolgere un compito creativo, ovvero inventare un nuovo modo di utilizzare un mattone o una graffetta. Hanno, quindi, diviso i partecipanti in due gruppi, ognuno doveva vedere un video di tre minuti per stimolare la creatività. Il primo gruppo ha guardato un video che mostrava due uomini che piegavano il bucato (un filmato piuttosto “noioso”), il secondo gruppo ha visto una clip video tratta dal film “Harry ti presento Sally”, in cui Meg Ryan mostra come fingere un orgasmo in un ristorante affollato (un filmato “moderatamente coinvolgente”). “Quello che volevamo davvero sapere - ha spiegato Zac Irving, uno dei ricercatori - non era quale video li stesse aiutando ad essere più creativi, ma in che modo il vagabondaggio mentale era correlato alla creatività durante compiti noiosi o più o meno coinvolgenti”.

Le idee creative nascono quando il cervello è impegnato moderatamente

Subito dopo aver visto i video, ai partecipanti è stato chiesto di svolgere il compito creativo assegnatogli, quindi elencare usi alternativi per il mattone o la graffetta, lavorando sulle idee nate durante la visione dei filmati. A partecipanti è stato inoltre chiesto di riportate quanto le loro menti avessero vagato durante la visione dei video. Dall’analisi delle loro risposte, i ricercatori hanno scoperto che il mind-wandering aiuta, ma solo a volte. Il vagare con la mente ha portato a un maggior numero di idee solo quando i partecipanti stavano guardando il video “moderatamente coinvolgente" piuttosto che quello “noioso”.

Prospettive future di ricerca

Lo studio ha dunque dimostrato che la creatività viene stimolata maggiormente se si fa qualcosa che impegna moderatamente il cervello rispetto a un’attività per cui non si nutre alcun interesse. Ora, sulla base di questi risultati, i ricercatori vorrebbero utilizzare la realtà virtuale per studiare il mind-wandering in contesti realistici, come camminare per una strada cittadina. 

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