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Cattivi odori, il M5s: “La legge regionale ferma da due anni nei cassetti della Commissione”

L’intervento di Arianna Antonini del Movimento Cinque Stelle di Narni: “Servono spiegazioni”

Arianna Antonini, consigliera M5s Narni

Oltre a ricordare che gli iter autorizzativi per gli impianti produttivi sono in capo alla Regione, aggiungiamo un nuovo tassello: la legge regionale sulle emissioni odorigene. Ebbene da quasi due anni, tale legge regionale, che doveva regolamentare in maniera adeguata i fenomeni odorigeni molesti, giace dimenticata nei cassetti della seconda commissione della regione Umbria a guida Lega. Vogliamo essere propositivi e dare anche un elemento in più: l’inserimento di un indice territoriale. Un limite che ogni territorio può sopportare, in modo che tutta la Regione sia partecipe in maniera omogenea e non come accade oggi che solo alcuni territori, come Narni, siano costretti a sobbarcarsi il peso dell’intera Regione ed oltre.

Ricordiamo che il decreto legislativo 102 del 30 luglio 2020, dà mandato alle regioni di legiferare e dà loro la competenza, in sede di autorizzazione, di prevedere misure di prevenzione e limitazione appositamente definite per le emissioni odorigene. Strumenti concreti e reali che danno ai cittadini ed ai Comuni un aiuto e mezzi per difendersi ma in Umbria, da oltre due anni, sono stati completamente abbandonati ed ignorati. Sicilia, Lombardia, Basilicata, Liguria ormai quasi tutte le regioni si sono attrezzate con una normativa adeguata che tuteli il cittadino dall'inquinamento olfattivo, anzi è proprio la Regione Lombardia ad essere stata una delle prime regioni a dotarsi di una linea guida (d.g.r. 15 febbraio 2012 - n. 3018 "Determinazioni generali in merito alla caratterizzazione delle emissioni gassose in atmosfera derivanti da attività a forte impatto odorigeno") finalizzata a fornire agli operatori una serie di strumenti di carattere tecnico-amministrativo volti a gestire il tema delle molestie olfattive, sempre più diffuso sul territorio e non disciplinato in maniera puntuale dalla normativa nazionale. Invece qui in Umbria ancora nulla e questa volta la scusa del “dateci tempo” non regge più. Crediamo che ora sia venuto il momento di svegliarsi da questo lento torpore: vi ricordiamo che avete una legge da approvare.

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