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Martedì, 3 Ottobre 2023
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“Contrapporre turismo e industria, benessere e produzione significa truffare i cittadini”

Ast Terni, l’intervento del segretario del Pd Pierluigi Spinelli: “Ambiente e industria, lavoro e sostenibilità sono le sfide del futuro e la convergenza sta nell’evitare che entrino in conflitto. Chissà se il sindaco avrà voglia prima o poi di governare questo territorio?”

Condivido lo spirito e la sostanza dell’intervento sull’Ast di Augusto Magliocchetti di Federmanager, che invita ad evitare le crociate e a stare alla sostanza dei problemi, così come condivido l'impostazione dei sindacati che spingono per un confronto urgente, serrato e concreto con gruppo Arvedi, Regione e Governo sull'accordo di programma, la riconversione energetics e il piano industriale, evitando sparate demagogiche e confusionarie che servono solo alla visibilità di un singolo.

Come dice Magliocchetti, “siamo in una fase molto delicata che segna il confine tra sviluppo e decrescita e nella quale è fondamentale allacciare relazioni di fiducia e rapporti sinergici”.

Siamo su di un crinale che ci lascia in bilico tra una definitiva de-industrializzazione e una nuova industrializzazione responsabile che rappresenta, oggi, l’unico modello di business possibile per combinare esigenze di carattere economico, ambientale e sociale e raggiungere obiettivi concreti di profitto, responsabilità sociale e decarbonizzazione.

Riconoscere la complessità dei processi e supportare il sistema industriale in un’ottica ESG (Environment, Social, e Governance – le fondamenta del concetto di sostenibilità per l’Unione europea) è imprescindibile per un territorio a vocazione industriale che oggi deve ripensarsi trovando un obbligatorio equilibrio tra tutela ambientale, livelli occupazionali e sviluppo tecnologico.

La sfida degli acciai speciali attiene alle strategie industriali del Paese ed è obbligo delle istituzioni, a partire da quelle locali, lavorare in modo responsabile affinché il ruolo strategico di Ast sia tutelato legandolo ad un complessivo rilancio del sistema territoriale.

Abbiamo già sentito mille volte i politici di turno (ma mai un sindaco!) contrapporre in modo miope turismo e industria, benessere e produzione.

Questo significa ignorare il contesto, truffare i cittadini e, soprattutto, manifestare incompetenza quando il proprio compito sarebbe quello di incalzare in modo sano la proprietà rilanciando su temi sui quali trovare con il gruppo Arvedi sinergie e convergenze utili a garantire benessere sociale e ambientale.

L’attuale amministrazione si limita, invece, alle sceneggiate e alle stravaganze di qualche assessore miracolato che sposta discariche, tra l’altro in Comuni non di sua competenza.

Il valore dei fattori localizzativi ha, come scritto da Magliocchetti, un peso rilevante sulla scelta degli investimenti e il tema andrebbe affrontato meglio di quanto fatto dalla destra nei passati cinque anni e meglio di quanto fatto dalla sinistra ancora prima.

Per fare tutto ciò, però, occorre avere a cuore il destino di un territorio, conoscerne la storia e non vedere Terni come terra di conquista per personali finalità politiche.

Ambiente e industria, lavoro e sostenibilità sono le sfide del futuro e la convergenza sta nell’evitare che entrino in conflitto. Su questo va aperta una seria interlocuzione con Ast, su questo va incalzato il Governo e per questo il piano industriale è oramai diventato un passaggio inderogabile.

Chissà se il sindaco, oltre ai sogni arabi e newyorkesi e alla città di 300mila abitanti avrà voglia prima o poi di governare questo territorio?

*segretario del Partito democratico di Terni

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