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“Industrie e ‘puzze’, serve una legge regionale per i nuovi insediamenti con alto potenziale di rilascio odorigeno”

L’intervento di Fabio Svizzeretto, capogruppo Pd al consiglio comunale di Narni: “Siamo consapevoli che alcune aree appaiono sempre più stressate da nuove attività che purtroppo continuano ad avere un impatto negativo”

La storia di questo territorio ha visto insediarsi attività industriali, molto importanti che hanno consentito a centinaia di lavoratori, famiglie e all’intera comunità di progredire e crescere sia economicamente che culturalmente.

Oggi, le stesse aree industriali sono state capaci di cambiare la loro funzione che, soprattutto nella parte sud (ex Industrie Chimiche di Nera Montoro e nelle aree di Treie e San Liberato) si è concentrata su attività legate alla green economy tanto da attrarre nuovi investimenti e impianti legati al riciclo e al riuso.

Nel corso di questi ultimi anni e anche in questi giorni, alcune attività hanno purtroppo generato criticità e problematiche continue, soprattutto legate alle emissioni odorigene.

Problematiche che hanno causato proteste dei residenti, l’emanazione di varie prescrizioni degli organi di controllo (Arpa) e conseguenti importanti ordinanze comunali e regionali a tutela dei cittadini.

Odori molesti, gestioni non sempre disponibili al confronto con i residenti e soprattutto l’ennesimo incendio di novembre presso l’area industriale di Nera Montoro di una cabina elettrica, hanno causato allarme, proteste e generato sfiducia tra i cittadini.

Siamo fermamente convinti che recuperare, riciclare e riutilizzare i rifiuti, sia domestici, zootecnici che industriali, rimane l’opzione prioritaria su cui dobbiamo tutti impegnarci e lavorare per consentire alle future generazioni di vivere in un pianeta migliore, ma questo deve avvenire nella piena sostenibilità, in armonia con cittadini e territorio.

Questo Comune ha da sempre dimostrato di saper convivere e anzi sostenere sviluppo industriale e manifatturiero, siamo comunque consapevoli che alcune aree appaiono sempre più stressate da nuove attività che purtroppo continuano ad avere un impatto negativo.

Con tali premesse, insediamenti di questo tipo potrebbero compromettere definitivamente il raggiungimento di quel difficile equilibrio su cui l’amministrazione comunale e gli enti di controllo stanno lavorando da anni insieme ad altri soggetti pubblici e privati.

Per questo che sappiamo essere un grande lavoro, voglio ringraziare l’amministrazione comunale, il sindaco Lucarelli, l’assessorato e gli uffici tecnici comunali, l’Arpa e i soggetti di controllo, per l’impegno che hanno dimostrato negli anni e anche in questi ultimi intensi mesi.

Per tutto questo, chiediamo alla Regione Umbria, che per competenza rimane l’interlocutore principale per il rilascio delle necessarie autorizzazioni, di valutare anche l’aspetto legato al sovraccarico, alla saturazione e all’eccessivo stress che queste nuove attività provocano su un territorio già fortemente compromesso.

Regione che ancora oggi, nonostante le problematiche registrate in tanti comuni spesso lasciati soli a gestire le conseguenze, non si è dotata di una legge che regola nuovi insediamenti con alto potenziale di rilascio odorigeno, né di una norma in grado di registrare l’intensità stessa di questo odioso disturbo.

Come Partito democratico abbiamo contestato il nuovo piano regionale dei rifiuti adottato dalla giunta regionale, che non tiene conto di queste nuove esigenze e di come gestirle preventivamente a livello regionale e anzi sembra fare l’opposto, caricando i comuni di scelte e azioni che difficilmente possono fare singolarmente.

C’è da chiedersi se ci sia una relazione sul fatto che la Regione da una parte ha preadottato quel piano sui rifiuti antiquato e contro corrente rispetto alle scelte fatte da altre Regioni come Veneto ed Emilia Romagna e dall’altra non regola al meglio le procedure d’insediamento e soprattutto la gestione di impianti che invece dovrebbero essere un fiore all’occhiello.

Abbiamo letto con stupore le dichiarazioni del consigliere narnese del partito guidato da Salvini, che invece di tentare di cavalcare in modo speculativo e populistico le preoccupazione dei cittadini. Dovrebbe rivolgere le stesse domande e spiegazioni alla presidente delle Regione, tra l’altro espressione dello stesso partito.

*capogruppo Pd Narni

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