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Martedì, 16 Aprile 2024
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Baby gang e giovani violenti: “Servono spazi sociali e meno degrado”

L’intervento dei Giovani democratici di Terni e del Circolo Pd Ferriera dopo gli episodi di violenza degli ultimi giorni

Giovani democratici Terni - Circolo Pd Ferriera 

La notizia del gruppo di ragazzi violenti è sintomo del disagio che i giovani vivono in questo periodo. Il problema della disoccupazione giovanile, l'isolamento sociale totale o parziale che il covid ha imposto e l'assenza di prospettive sul territorio stanno condannando i giovani ternani a vivere una realtà molto più difficile di quella che hanno vissuto i loro genitori. 

Se veramente vogliamo risolvere questi problemi una volta per tutte dobbiamo riconoscere ai giovani quello che spetta loro: un sistema di formazione funzionante, un modo di vivere dignitosamente, spazi e occasioni di aggregazione, e il diritto alla salute mentale che soprattutto in un momento come questo è fondamentale. 

Da ciò che si sa in merito agli episodi spiacevoli avvenuti in questi giorni è che si sono spesso verificati nella porzione di territorio che insiste tra il quartiere Cospea e la zona di Vocabolo Staino. Quella in questione, nello specifico, è una porzione di città che è interessata, non a caso, da numerose aree che vanno recuperate e restituite ai cittadini di quelli che sono i maggiori quartieri popolari di Terni (Cospea appunto, ma anche Quartiere Italia, San Valentino e San Giovanni) molti dei quali negli anni sono stati oggetto di riqualificazione, anche con investimenti importanti, da parte delle amministrazioni di centro sinistra e oggi sono ricaduti in uno stato di abbandono.

Come non pensare agli spazi sportivo/ricreativi abbandonati a se stessi come lo spazio di Largo Mezzetti (per la quale si è mobilitato un quartiere intero nei giorni scorsi), come gli spazi di Via Marzabotto e di Strada Santa Filomena, come l’area verde sopra Via di Vittorio, come le strade tutte del quartiere San Valentino e della zona di Sant’Efebo, come Piazza della Pace e lo spazio polifunzionale di Via Don Luigi Sturzo e via discorrendo? Forse i nostri amministratori sono stati troppo impegnati a riempirsi la bocca e le bacheche della fontana di Piazza Tacito ignorando che a poca distanza impera l’abbandono totale.

Restituire dignità e presidi sociali a questi quartieri, ad esempio restituendo un ruolo centrale alle associazioni e ai centri sociali e ricreativi, significherebbe eliminare terreno fertile a pratiche di questo genere e, allo stesso tempo, favorire alternative alla strada credibili ed efficaci alle ragazze e ai ragazzi che altrimenti rischiano di trovare sfogo in pratiche discutibili e dannose per loro stessi e per la comunità in cui vivono.

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