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“Terni perde i pezzi, si sta distruggendo il tessuto sociale lasciando spazio a improvvisazione e mancanza di visione”

Calo demografico, la riflessione di un lettore: numeri impietosi, dobbiamo recuperare la nostra vocazione industriale

Riceviamo e pubblichiamo la riflessione di un nostro lettore in seguito al servizio realizzato da Terni Today in relazione al calo demografico che, secondo le proiezioni dell’Istat, interesserà in questo 2021 Terni e il territorio provinciale.

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Faccio riferimento al vostro articolo avente come oggetto il calo demografico di Terni e Provincia.

I numeri purtroppo sembrano parlare impietosamente chiaro, ma personalmente sono del parere che tutto ciò sia ormai ineluttabile ed inevitabile. Fintanto che le politiche del territorio, qualsiasi esse siano e da qualsiasi colore provengano, daranno maggiore importanza allo sviluppo di nuovi centri commerciali, fantomatici mega centri eccetera, abbandonando la cultura del lavoro, non favorendo inserimenti di nuove attività produttive, mi sembra inevitabile questo declino.

Ciò che più preoccupa è che chi dovrebbe decidere le sorti e lo sviluppo futuro della città non si renda (o non si vuole) rendere conto che non è con il turismo che risolleveremo le sorti di questa città. Questo lo possono fare i centri vicini come Narni, San Gemini, Acquasparta, Ferentillo, ma non una città con vocazione industriale come la nostra. Si sta pian piano distruggendo un tessuto sociale che ha caratterizzato Terni negli anni, lasciando il posto ad una preoccupante improvvisazione e mancanza assoluta di visione futura.

Abbiamo moltissime aree industriali dismesse con servizi già pronti. Allora perché non mettere in piedi una politica di attrazione verso aziende diversificate? Perché in altre regioni si danno fondi a chi vuole incentivare l’insediamento di strutture produttive nei territori e qui no? Parliamo della provincia di Perugia dove non passa settimana che non vengano sbandierate aperture di nuove attività con ulteriori assunzioni.

Ma come si può reggere un comune come il nostro se pian piano vengono a mancare forze lavoro? Dove verranno presi i soldi per mantenere decorosi livelli di vita e le manutenzioni che dovranno essere inevitabilmente svolte?

Credo che con queste politiche miopi e finalizzate soltanto a scopi personali elettorali, il destino si già segnato.

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