“La figura del signor Bandecchi è offensiva per i ternani, di qualunque idea politica siano”
Caos in consiglio comunale, l’intervento di Pietro Paluello, responsabile regionale dei Socialdemocratici: “Appello ai rappresentanti del Governo e al prefetto della città affinché reagiscano e prendano provvedimenti”
Da umbro nato e cresciuto in Umbria, da responsabile regionale, oggi, dei socialdemocratici, memore della storia che ha caratterizzato la storia politica e sociale della città di Terni che anche nei momenti più tesi e preoccupanti ha sempre saputo e voluto e potuto mantenere un tenore e un livello di confronto tra le più disparate fazioni (penso per esempio ai tormentati momenti di tensione sociale per i risvolti occupazionali o alle vicissitudini legate ad eventi politico-giudiziari), sempre dentro confini di rispetto umano e di grande misura civile, sono profondamente addolorato dal comportamento di colui che, proprio perché “primo cittadino” di Terni e rappresentante comunque di tutti i cittadini della città di Terni, inequivocabilmente, non può e non deve mancare di rispetto ad alcuno di questi stessi, a maggior ragione qualora si tratti di un rappresentante, seppur di parte ad egli avversa, che occupa un posto di rappresentanza in consiglio comunale.
No, un sindaco che si possa definire tale non può e non deve minacciare con la forza delle mani, ma neanche con le parole dell’offesa, alcun essere umano. Se c’è una prerogativa che un sindaco, di qualsiasi orientamento politico e da qualsiasi lista civica sia stato eletto, non può assolutamente eludere, è il comportamento maleducato e violento di cui nell’aula del consiglio comunale di Palazzo Spada, il cosiddetto primo cittadino ha dato ampio spettacolo.
Non si è comportato come un primo cittadino ma come colui che non merita di essere considerato neanche l’ultimo. I socialdemocratici dell’Umbria, memori della sempre e storica presenza dei socialdemocratici ternani che, come da tradizione, è stata sempre improntata al rispetto delle idee di tutti e al prevalere democratico civile ed umano, fa appello ai rappresentanti del Governo, al prefetto della città, affinché reagiscano e prendano provvedimenti nei confronti di costui che non può essere annoverato quale primo cittadino dato il latente comportamento antidemocratico, puramente dittatoriale e autoritario che è assolutamente incompatibile con il mandato istituzionale e con i dettami della costituzione italiana.
La città di Terni non è l'azienda personale del signor Bandecchi (che non merita la s maiuscola). E con l’occasione voglio rivolgermi anche a tutte quelle persone, tra cui alcune che conosco bene e personalmente e che già nella altre città dell’Umbria e che da sempre seguono e si cimentano nella politica della nostra regione, e che si stanno avvicinando a tale "personaggio", certi che saprà conquistare anche la presidenza della Regione (data anche l’insipienza dell’attuale giunta regionale) a non commettere un errore così grave e madornale, perché sarebbe come andare contro se stessi in nome solo di qualche (purtroppo) becera preferenza.
Non si può e non si deve, da persone intelligenti, barattare il proprio pensiero politico, democratico e civile, con il tifo calcistico. La figura del signor Bandecchi (senza la s maiuscola) è offensiva per i ternani, di qualunque idea politica siano e di qualunque tifo calcistico siano. E aggiungo che un tale personaggio non merita neanche la fiducia di chi in buona fede, a Terni, lo ha votato.
*coordinatore regionale umbro Socialdemocrazia SD