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“Il Governo è caduto su un provvedimento che distribuiva miliardi a imprese e famiglie. Colpa di 5 Stelle, Lega e Forza Italia”

Crisi ed elezioni, l’intervento del senatore Leonardo Grimani (Azione/+Europa): “Gli italiani saranno chiamati precipitosamente a votare e scegliere chi dovrà governarli nei prossimi anni. Azione proporrà un progetto improntato alla serietà e alla responsabilità”

La fine del Governo manda il Paese alle urne e seppellisce la stagione legata Mario Draghi. Va riconosciuto all’ex premier di aver interpretato al meglio il suo ruolo, consentendo al Paese di acquisire rispettabilità nel mondo e di affrontare la crisi in corso con determinazione e credibilità. Assurdo è il fatto che il Governo sia caduto su un provvedimento che redistribuiva quasi venti miliardi a famiglie e imprese e proprio ad opera di quelle forze che sempre hanno messo al centro dei loro programmi la necessità di aiutare i ceti più deboli.

I colpevoli di questo scempio sono facilmente individuabili: il Movimento 5 Stelle in primis, autore di una messa in stato di accusa di Draghi rispolverando toni barricaderi incomprensibili per una forza che governa da cinque anni. Il destino del Movimento è compiuto e la sua estinzione è la migliore medicina per iniziare a curare il malato Italia.

Non minori colpe però si possono trovare nella destra italiana ed in particolare nella Lega che per arrestare il declino di Salvini si è inventata la crisi solo per salvare il salvabile nelle prossime elezioni, trascinando la destra italiana sempre più lontano dall’Europa e dai partiti moderati europei.

Non posso però non sottolineare che la dinamica della crisi ha visto il disfacimento di Forza Italia che, subalterna all’estrema destra, sceglie di uscire dal solco della responsabilità e contemporaneamente dalle fila del Partito popolare europeo, candidandosi a fare la stampella di estremisti e populisti. Assistere alla resa incondizionata dei moderati italiani all’estremismo della Lega e di Fratelli d’Italia è stato uno spettacolo che francamente ci saremmo risparmiati, soprattutto per le conseguenze nefaste che ha determinato.

In questo caos gli italiani saranno chiamati precipitosamente a votare e scegliere chi dovrà governarli nei prossimi anni. Azione proporrà un progetto improntato alla serietà e alla responsabilità. Un progetto che rifiuta populismi, estremismi e tutti coloro che non hanno condiviso la credibile e ambiziosa agenda Draghi. Pensiamo che gli italiani di buon senso siano stanchi dei “no” a prescindere e della protesta fine a sé stessa e cerchino invece delle risposte di concretezza e di governo che solo un partito serio come Azione può garantire.

La sfida dei prossimi due mesi sarà questa è andrà combattuta con tutte le forze possibili non promettendo cose irrealizzabili, quanto piuttosto lavoro, serietà, progetti seri e fattibili.

*senatore Azione/+Europa

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