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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Comune di Terni, dimissioni Valeria D’Acunzo: “Scelta che le fa onore. Riportare la città ad essere vissuta ed attrattiva”

Il capogruppo di Senso civico Alessandro Gentiletti: “Fomentare l’allarmismo non risolve il problema, come nessun problema è stato risolto in questi quattro anni”

Un nuovo colpo di scena a Palazzo Spada. La consiliatura attualmente in auge si è caratterizzata, anche per i molteplici quanto – in alcuni casi - repentini cambi di casacca. Motivazioni variegate hanno spinto i protagonisti a scegliere nuove soluzioni legate, ad esempio, al momento politico contingente o a scelte di natura personale. La decisione di rassegnare le dimissioni, da parte di Valeria D’Acunzo, esula da questo scenario configurato in precedenza: “Ho deciso di terminare qui la mia esperienza elettiva e di iscritta alla Lega” ha dichiarato a tal proposito.

Il capogruppo di Senso civico Alessandro Gentiletti, dal banco dell’opposizione, esprime il proprio pensiero a riguardo: “Rispetto per la decisione della consigliera D’Acunzo di dimettersi dal Consiglio comunale e gratitudine per l’impegno di questi quattro anni e per i confronti avuti da fronti opposti. La sua decisione di lasciare l’assise cittadina, perché in dissenso con le posizioni del suo partito in materia di sicurezza, consegna al dibattito più di una riflessione. La prima è quella della serietà e della lealtà verso il mandato elettorale. Abbiamo assistito, infatti, ad una consiliatura tormentata, dove vi sono stati più di un cambio di casacca. Dove più consiglieri hanno cambiato più volte partito, se non addirittura schieramento e spesso inseguendo i sondaggi”

La precisazione: “Impossibile non notare, quindi, la scelta della consigliera di dimettersi piuttosto che fare altrettanto ed inseguire coloro che attualmente hanno più successo elettorale, grazie all’alta astensione di cittadini. Una scelta che le fa onore. La seconda riflessione è sulla sicurezza. Usarla a fini propagandistici, per mero tornaconto di giochi di poltrone e rimpasti, come ha fatto il gruppo consiliare della Lega, deve essere respinto con forza a prescindere da tatticismi e partigianeria, perché si fa un torto ad un tema così serio, delicato e sentito in città. Lo ho ribadito fin dall’inizio di questa consiliatura e lo ribadisco ancora. La destra leghista, che ha costruito il suo successo elettorale strumentalizzando i problemi della città e costruendo fortune politiche sulle nostre sciagure, non va inseguita sul suo terreno, ma vanno formulate proposte serie e alternative, che ripartano dall’investire sui luoghi di aggregazione per giovani ed anziani e sulla qualità della vita”

Secondo Gentiletti la strada da percorrere è quella di: “Riportare Terni ad essere una città vissuta ed attrattiva, perché niente è più sicuro di una città che sia vissuta e capace di attrarre, è l’obiettivo da perseguire. Fomentare l’allarmismo non risolve il problema, come nessun problema è stato risolto in questi quattro anni. Utilizzare la polemica securitaria a giorni alterni solo per spostare qualche tassello nella giunta è un tradimento delle aspettative e della fiducia della città. Con le altre opposizioni, su questo come su altri temi, abbiamo sempre dimostrato di voler lavorare insieme e collaborare, al di là degli schieramenti, tendendo la mano ma purtroppo non ottenendo risposte.

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