Elezioni a Terni, Alessandro Gentiletti: “La nostra città non può permettersi il lusso di una restaurazione”

Non muta il giudizio su questi ultimi cinque anni di amministrazione, le tante occasioni perse e l'incapacità di realizzare quel rinnovamento promesso e proiettare la città verso una nuova visione. Lo stritolamento e le lotte di potere dei partiti a cui abbiamo assistito hanno danneggiato Terni e anche chi lo ha permesso ne è politicamente responsabile, a partire dal sindaco.  Nei confronti del sindaco Latini ho guidato una opposizione vivace, energica e senza sconti e provato a dare voce all'alternativa. Penso tuttavia che faccia bene a decidere di restare in campo, tanto più se pensa davvero di riuscire a cambiare passo: ne dubito. Certo è che di quello che dice condivido solo un passaggio: la nostra città non può permettersi il lusso di una restaurazione.

Terni ha bisogno di un serio progetto di rinnovamento, anche generazionale e di genere. Quel progetto che le opposizioni unite hanno costruito insieme giorno dopo giorno e che oggi invece le vede avvicinarsi divise al confronto elettorale. Comunque si giudichi l'amministrazione del prof. Ciaurro, io penso senza giri di parole che il cambiamento di cui ha bisogno oggi Terni non possa realizzarsi attraverso chi oltre venti anni fa gli era oppositore, come l'attuale candidato sindaco del Partito Democratico di Terni. Al candidato sindaco e a quel Partito rinnovo il mio rispetto, ribadendo che gli appelli all'unità che il primo rivolge, dopo che con la sua candidatura ha interrotto un percorso di riunificazione che si stava riannodando, non mi sembrano percorribili.

                                                                                                                                            *consigliere comunale Senso Civico