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Elezioni a Terni, cinque anni dalle dimissioni di Leopoldo Di Girolamo: “La città merita una prospettiva politica di rinnovamento”

L’appello del capogruppo di Senso civico Alessandro Gentiletti: “Abbiamo bisogno di persone capaci di gettare il cuore oltre l'ostacolo e confrontarsi senza pregiudizi”

Un confronto aperto, in vista delle elezioni amministrative che si terranno a Terni. Alla tornata elettorale della prossima primavera le forze di centrosinistra potrebbero non riuscire a presentare un unico candidato. Nonostante la compattezza mostrata, nel fare opposizione alla giunta Latini, rischia di influire – in tal senso – lo scenario politico nazionale. 

Il capogruppo di Senso civico Alessandro Gentiletti ha evocato un passaggio epocale della recente storia amministrativa cittadina. “Il 30 gennaio di cinque anni fa si dimetteva il sindaco Leo Di Girolamo. Ricordo quel giorno perché ero in Consiglio comunale fra il pubblico ed in un certo senso fu lì che sentii la necessita di iniziare a darmi da fare in modo più impegnativo per la sinistra e la città. Apprezzai e non dimentico le parole del sindaco dimissionario. Parole dignitose e consapevoli. Parlò di Terni con fiducia – afferma il capogruppo - dicendo che aveva tutte le forze e le carte in regola per potersi rinnovare. Ricordo oggi quell'esperienza, che si chiudeva prima della scadenza del mandato elettorale, non per assolverne gli errori politici, che tra l'altro nessuno ha mai nascosto, tanto più quelle forze di sinistra con cui, pochi mesi dopo, ci presentammo come alternativa sul piano politico. Lo faccio perché penso che sia importante non ripetere oggi gli stessi errori di allora”.

Lo scenario in vista delle consultazioni: “È importante andare avanti per dare alla città l'opportunità di una proposta coesa e capace di rinnovarla. Nessuno di noi può permettersi il lusso di ripetere gli errori di allora, sia chi scelse le scorciatoie della polemica giudiziaria, facendo un torto non solo a donne e uomini che i tribunali hanno riconosciuto innocenti, ma anche alla città. Sia chi è chiamato alla difficile impresa di passare sopra a questo, tenendo a mente quanto diceva Pietro Nenni ovvero che "la politica non si fa con i sentimenti, figuriamoci con i risentimenti".

Le riflessioni conclusive: “Terni meritava e, oggi più di ieri, merita una prospettiva politica di rinnovamento seria, fondata sul rispetto e sul dialogo fra visioni diverse. Ha bisogno di persone capaci di gettare il cuore oltre l'ostacolo e confrontarsi senza pregiudizi”.

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