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Festa della Liberazione, celebrazione e polemiche: “Ombra di ambiguità sulla festa della nostra città”

I gruppi consiliari di opposizione: “La presidente Tesei chiarisca se si riconosce nelle parole del suo rappresentante il consigliere Carissimi”

Una mattinata ricca di appuntamenti per celebrare la festa della Liberazione. Alle 10.30 la prima iniziativa all’interno della sala consiliare di Palazzo Spada, dove si è svolta una cerimonia commemorativa alla quale hanno partecipato il sindaco Leonardo Latini, la vicepresidente della Provincia Monia Santini, gli assessori Giovanna Scarcia e Benedetta Salvati ed il consigliere regionale Daniele Carissimi.

Successivo passaggio presso Piazza Briccialdi, con la deposizione di una corona e l’onore ai caduti. Infine il corteo confluito nella rotonda dei Partigiani, dove è stato possibile apprezzare il lavoro di riqualificazione delle sponde del Nera, realizzato da Sentieri Partigiani.

“Reputiamo grave il contegno della Regione, che ha gettato un'ombra di ambiguità sulla festa della nostra città. La presidente Tesei chiarisca se si riconosce nelle parole del suo rappresentante Daniele Carissimi" dichiarano in una nota congiunta i gruppi consiliari di opposizione, a seguito dell’intervento del consigliere regionale, all’interno della sala consiliare.

Secondo i consiglieri comunali: “Le celebrazioni di oggi hanno rappresentato un punto di unità per il quale abbiamo lavorato assiduamente in questi anni e che speriamo prosegua e si traduca in fatti concreti e in politiche attente ai più deboli. Le parole del sindaco Latini che finalmente ha elogiato la Resistenza antifascista e la partecipazione sua e dei rappresentanti della sua giunta al corteo dell'ANPI segnano un dato positivo. Parimenti non possiamo dire purtroppo per la Regione dell'Umbria che considera Terni città di secondo piano anche oggi, giorno della Liberazione dell'occupazione nazifascista”

Ed ancora: “L'assenza di un membro della giunta regionale, le parole del consigliere Carissimi, e la sua assenza alla seconda parte del corteo organizzato dall'ANPI gettano un'ombra pesante su questo giorno che dovrebbe essere di tutte e tutti. La città di Terni non può accettare di essere trattata in questo modo. I crimini del regime fascista non possono essere definiti errori, l'unica memoria condivisa è quella nella libertà e nella giustizia di chi è morto per il nostro presente. Terni ha pagato il peso di feroci bombardamenti. Siamo noi le figlie e i figli, le e i nipoti i di coloro che persero la vita a causa di una guerra criminale, voluta dal regime fascista”.

La richiesta alla Presidente Tesei: “Chiarire e smentire il suo rappresentante alle celebrazioni istituzionali, il quale ha proferito un discorso che ha lasciato basiti i presenti. Alle nostre forze armate, che restarono fedeli alla patria e pagarono un caro prezzo per resistere all'invasore nazista e ai suoi alleati fascisti traditori della patria, il nostro grazie e la nostra vicinanza”.

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