Vendita Ast e Green Pass: le priorità al consiglio provinciale Fismic Confsal
La sigla sindacale fa il punto sui vari fronti aperti nel mondo del lavoro a Terni: “Troppi silenzi assensi stanno portando il territorio verso la crisi”
Consiglio provinciale Fismic Confsal
In data odierna si è svolto in modalità telematica il consiglio generale provinciale della Fismic Confsal. Molte sono state le tematiche trattate durante l’incontro tra i dirigenti, dalle quali sono emerse diverse centrali problematiche.
Ad una settimana dall’ingresso del provvedimento governativo che ha sancito l’introduzione del GreenPass per tutti i lavoratori nei luoghi di lavoro è stato riscontrato che le aziende del territorio hanno sostanzialmente mantenuto i ritmi produttivi, come in Acciai Speciali Terni (azienda più grande della nostra regione), dove sono state, fino ad oggi, mantenute tutte le turnazioni previste senza fare emergere particolari criticità. L’argomento GreenPass è stato largamente discusso, evidenziando come tale tematica introdotta ha generato profonde spaccature tra tutti i lavoratori dei vari settori.
Riteniamo che per quanto sia importante garantire e tutelare la salute come la sicurezza dei lavoratori, avendolo dimostrato anche tramite l’iniziativa della convenzione per i nostri iscritti; crediamo altresì tale discussione fuorviante, rispetto a quanto sta accadendo a fronte dell’impennata dei costi energetici che coinvolgerà famiglie ed aziende.
Quanto sta accadendo a livello mondiale coinvolge anche il nostro territorio, gravemente colpito dalla crisi pandemica. Già molte aziende della provincia hanno avviato procedure di cassa integrazione e contrazione dei turni di lavoro, a seguito della scarsità delle materie prime sul mercato e degli aumenti fuori controllo del gas ed energia elettrica. Preso atto dell’acquisizione di Ast da parte del Gruppo Arvedi, chiediamo comunque alle istituzioni locali, al governo ed alla politica tutta, di monitorare la fase decisionale della commissione antitrust per evitare spiacevoli sorprese, come già avvenuto in un recente passato. Dovremmo quindi affrontare nelle prossime settimane alcune tematiche per noi fondamentali: antitrust, piano industriale, livelli occupazionali, integrità del sito. Il Tubificio, la TCT ed il relativo indotto, hanno visto ridurre turni di lavoro e l’introduzione della cassa integrazione, a causa della crisi dei microchip ed alle problematiche del mercato dell’auto, con una pesante riduzione salariale per i lavoratori, in un colpevole silenzio. A seguito di quanto sopra scritto, il gruppo dirigente dopo un’attenta analisi ritiene indispensabile sottolineare, la gravità del momento ed i troppi silenzi assensi, che stanno portando il nostro territorio verso una crisi irreversibile.