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Autovelox di Maratta: “Oltre 7000 multe inflitte ad automobilisti che viaggiavano verso Narni dove è ben nascosto”

Il Movimento Cinque Stelle: “Inaccettabile la palese modalità con cui la giunta Latini pensa solo a far cassa mentre a livello di sicurezza stradale non è grado di mettere in campo politiche utili”

Emergono ulteriori dati che riguardano l’autovelox di Maratta, collocato in via Lessini. A dare diffusioni dei numeri i consiglieri del Movimento Cinque Stelle i quali, nelle scorse settimane, hanno fatto richiesta di accesso agli atti. Su 9306 multe – tra il 10 e 30 giugno – sono 7399 quelle inflitte ad automobilisti che viaggiavano verso Narni. Le residue 1907 fanno riferimento alla direzione opposta, verso Terni.  

“La giunta degli autovelox nel mese di giugno ha colpito oltre 9300 persone solo con il nuovo rilevatore di Maratta. Ma c’è di più. In questi giorni è arrivata risposta ufficiale alla richiesta di accesso agli atti che come gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle abbiamo disposto. I dati che emergono sono estremamente indicativi” spiegano i consiglieri pentastellati.

Entrando nel dettaglio: “Su 9306 automobilisti multati, ben 7399 viaggiavano in direzione Narni, ovvero dove l'autovelox è ben nascosto. Mentre sono stati 1907 gli automobilisti sanzionati mentre viaggiavano in direzione Terni. Praticamente solo un quinto del totale. Va sottolineato che in base all'importo medio delle sanzioni, di circa 68 euro, è lecito supporre che la stragrande maggioranza degli automobilisti ha superato di pochissimi km/h i limiti di velocità. Persone che prevalentemente si recavano al lavoro e in alcuni casi multate ripetute volte sempre per superamenti esigui”.

La riflessione dei consiglieri: “Come forza politica abbiamo sempre ritenuto giusto il rispetto delle norme stradali e, a differenza dei consiglieri di centrodestra, non abbiamo mai fatto sterile propaganda su questo fronte. Rimane però inaccettabile la palese modalità con cui la giunta Latini pensa solo a far cassa, mentre a livello di sicurezza stradale non è grado di mettere in campo politiche utili a tutelare pedoni e automobilisti. Basti vedere i semafori spenti per mesi, le strade che cadono a pezzi, le strisce pedonali che sono sempre più un ricordo sbiadito in quelle stesse vie dove pedoni hanno perso la vita”.

Ed ancora: “Per chi ha il vizio della velocità ed è abituato a correre tra le strade urbane ed i quartieri, è evidente che l'autovelox fisso rappresenta a differenza di quelli mobili solo un piccolo intralcio superabile con una frenata per poi ripartire più forte di prima. Mentre i box arancioni posizionati realmente in zone sensibili rimangono vuoti tra le auto che sfrecciano, a Palazzo Spada, il sindaco autovelox conta i soldi di chi ha superato i limiti di pochissimo a ridosso della zona industriale”.

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