“Il cammino dei Templari nel centro Italia, ennesima suggestione onirica del sindaco Stefano Bandecchi”
L’intervento del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Terni dopo il question time di giovedì scorso: “Concesso il patrocinio ad una associazione secondo cui nel 2025 ci sarà il ritorno di Cristo sulla terra e ipotizza collegamenti tra Leonardo da Vinci, i cavalieri Templari e san Francesco”
Riceviamo e pubblichiamo un intervento del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia Terni in merito alla risposta del sindaco al question time avente oggetto il rilascio del patrocinio e l’utilizzo del logo all’associazione “Il cammino dei Templari nel centro Italia”.
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Quella che è andata in scena al question time di giovedì scorso è l’ennesima suggestione onirica del sindaco Bandecchi.
Il gruppo consigliare di FdI ha visto trattare sei interrogazioni che andavano da richieste di intervento rispetto ad alcune segnalazioni di cittadini, a richieste di riscontro su temi specifici, queste ultime tutte sollecitate dalle innumerevoli promesse del sindaco Bandecchi.
Su ciascun punto ha sempre risposto il sindaco, sostituendosi di fatto agli assessori competenti per materia, dando per lo più risposte evasive, mai puntuali, piuttosto comizi politici.
L’apice onirica si è raggiunta quando rispetto alla richiesta di chiarimento circa la concessione di un patrocinio all’associazione “Il cammino dei Templari nel centro Italia” il quale promuove la tesi secondo cui nel 2025 ci sarà il ritorno di Cristo sulla terra, ipotizza collegamenti tra Leonardo da Vinci, i cavalieri Templari e san Francesco, scopre siti templari come un cercatore di funghi. Non pago, il fondatore dell’associazione che ha ottenuto dal sindaco l’autorizzazione all’utilizzo del logo del Comune di Terni è anche il fondatore della corrente artistica “Sensorialismo materico” che conta un solo componente nel mondo, ossia il fondatore stesso.
Queste premesse di per sé chiariscono lo spessore culturale che intende promuovere a Terni il sindaco Bandecchi ma ciò nonostante sempre prodigo di spunti di satira per Crozza, mette in scena una dissertazione che nulla ha avuto a che fare con l’oggetto dell’interrogazione.
È partito nel dire che la ribellione consiste nel fatto che ciascuno può fare ciò che vuole, ivi compresa la ricerca scientifica (ciò detto dal presidente di una università), che anche negli Stati Uniti si fa ricerca sugli Ufo, ha ricordato che l’Umbria è la Regione con il più alto tasso di massoni (non lo sapevamo ma ne prendiamo atto) e quindi potrebbe sussistere una correlazione tra massoneria e templarismo, che quindi il sindaco non può vietare la ricerca scientifica perché potrebbe essere passibile di arresto.
Questa risposta, oltre che un tentativo maldestro di difendere un patrocinio indifendibile, manca totalmente di contenuti culturali.
I patrocini e le autorizzazioni all’uso del logo del Comune da parte di soggetti terzi, lo ricordiamo laddove fosse sfuggito a questa amministrazione, possono essere concessi a singole iniziative riconosciute idonee alla promozione dell’immagine del territorio comunale e rappresentano dunque una forma importante di riconoscimento mediante il quale l’amministrazione comunale esprime la sua simbolica adesione a un’iniziativa ritenuta meritevole di attenzione.
È quindi uno strumento istituzionale che espone l’ente e la sua comunità e nulla ha a che fare con le idee culturali, tanto più se sono strampalate, dei singoli amministratori.
Se non fossimo stati certi di trovarci nella sala consiliare del Comune di Terni, avremmo potuto tranquillamente credere di essere, in attesa di riavere il nostro Verdi, al Teatro Brancaccio.