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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Storia di Terni, Politeama Lucioli verso la chiusura: “Una perdita che produrrebbe un impatto negativo sulla città”

Intervento di Rifondazione comunista: “Il Comune tuteli e valorizzi le tradizioni culturali e la qualità architettonica della nostra città”

Un futuro tutto da scrivere per il Politeama, storico cinema collocato nel cuore del centro cittadino. Il partito della Rifondazione comunista chiede al Comune di “Tutelare e valorizzare le tradizioni e la qualità architettonica della nostra città”. Di seguito l’intervento completo.

Siamo forse sul punto di dire addio al Citypex Lucioli?” si chiedono gli esponenti del partito. “Se così fosse la sua perdita non sarebbe certamente un colpo leggero per la nostra città. Il Comune ha ufficialmente dato avvio al piano di Valutazione Ambientale Strategica l'11 marzo scorso, e, ora come ora, il progetto, già richiesto dalla Regione Umbria nel 2019, sembra più vicino che mai all'applicazione”.

Il possibile scenario: “Si prevede la demolizione dell'intero complesso, salvando la facciata storica dell'edificio e non intaccando la sottostante sala da Bingo, per ricostruire poi uno stabile, oltre che di volumetria inferiore rispetto a quello attuale, destinato a scopi completamente diversi: centri estetici, negozi, “discoteche”, uffici, abitazioni. Sarebbe una perdita, quella del Politeama, che produrrebbe un ulteriore impatto negativo a livello socio-culturale sulla città di Terni.  Si rischia infatti di sopprimere uno dei pochi (se non unico) centri culturali rimasti, per lasciare spazio ad attività e servizi già ampiamente presenti, anche nelle vicinanze dell'edificio stesso”.

Focus cinema: “Il mercato cinematografico è in crisi ed in assenza di un piano di sostegno adeguato da parte delle Istituzioni Nazionali e Locali, c'è chi vivacchia, chi chiude i battenti, chi, come per il caso Politeama, reagisce cercando nuove occasioni di investimento per realizzare profitti. In questo caso, però, si andrebbe a sacrificare l'importanza fondamentale di questo storico cinema, che si distingue per la scelta di proiezioni meno commerciali e di maggiore spessore culturale. Un ennesimo passo indietro che Terni rischia di subire, una perdita per la città e per la sua vita culturale e sociale. Il bisogno di cultura e della sua facile fruizione richiede un forte impegno e sostegno delle Istituzioni nella valorizzazione dei presidi esistenti”.

Le richieste: “Rifondazione Comunista, chiede al Comune di Terni, fatti salvi i diritti della proprietà, di trovare una soluzione praticabile per garantire e valorizzare il livello della qualità dell'offerta culturale di un pezzo fondamentale della storia e della vita di una città sempre più grigia e priva di progetti, di proposte e di opportunità per il futuro”.

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