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Privatizzazione Asm, il Pd: “Manca dibattito pubblico, documenti troppo riservati”

Intervento di Francesco Filipponi, capogruppo Pd in consiglio comunale e del segretario di Terni Pierluigi Spinelli

Francesco Filipponi, capogruppo Pd in consiglio comunale - Pierluigi Spinelli, segretario Pd Terni

Solo da pochi giorni il gruppo consiliare del Partito Democratico al Comune di Terni ha ricevuto la documentazione, incredibilmente definita riservata, relativa alla proposta di delibera sulla cessione di parte delle  quote di Asm.

Il partito Democratico di Terni ha da tempo espresso tutta la preoccupazione per le sorti future della principale azienda municipale, in assenza di una procedura deficitaria di obiettivi chiari e trasparenti dentro cui il partner privato avrebbe dovuto muoversi per dare vita ad un piano industriale all’altezza delle aspettative della città. La mancanza di un dibattito pubblico serio e trasparente teso a coinvolgere istituzioni e parti sociali, vista la delicatezza dell’operazione, era ed è necessario, per cui risulta ingiustificata la fretta perseguita e la riservatezza richiesta.

Cogliamo invece con piacere e sosteniamo l’iniziativa di alcune associazioni datoriali in merito alla richiesta di maggiore coinvolgimento della cittadinanza. Ciò rispecchia la nostra storica posizione in merito, per cui senza preclusioni ideologiche di sorta e ferma restando la maggioranza e la governance pubblica occorre non dare vita ad una mera operazione finanziaria ma mettere al centro il piano industriale ed i progetti futuri.

Come prima istanza, vista la mole di materiale prodotto in circa un anno di durata del complesso iter, occorre fermarsi per una ulteriore riflessione ed un approfondimento rispetto alla prospettata operazione di cessione della parte operativa di Asm. 

E’ necessario capire meglio e garantire certezza e chiarezza sulle prospettive, aprendo una riflessione pubblica, rispetto alla complessità dell’assetto che l’operazione vuole regolare, la quale con effetto definitivo cambierebbe la storia e gli assetti dell’Asm. La stessa trasparenza che avevamo chiesto sin dall’inizio su Asm è invece mancata sia sul project financing per l’ospedale cittadino che sulla conferenza dei servizi decisoria in merito al progetto stadio clinica. I  cittadini , i consiglieri comunali, i partiti, le forze sociali sono costretti a leggere indiscrezioni dai siti di informazione locale e spesso abbiamo l’impressione che non ci sia la necessaria schiena dritta per discutere con gli imprenditori privati e mettere davanti l’interesse pubblico. 

Abbiamo sempre ritenuto necessario il consolidamento e lo sviluppo di Asm, un’azienda con una storia sessantennale, resa attraente e valorizzata dalle giunte di centro sinistra, su cui invitiamo l’amministrazione comunale, nel rispetto dei vincoli normativi, ad adottare atteggiamenti di estrema prudenza in merito ai contenuti dell’accordo di cessione del 49% delle quote. Chiediamo inoltre la massima attenzione necessaria affinché siano salvaguardati almeno gli attuali livelli occupazionali.

Siamo estremamente preoccupati dalla costante subalternità dell’amministrazione Latini alle scelte di natura privatistica, che rischiano di far mutare pesantemente gli equilibri e ridurre il peso della città di Terni e dei ternani nelle scelte sulla partecipata più importante. 

Asm ribadiamo rappresenta uno storico e importantissimo patrimonio pubblico cittadino, il quale deve essere e rimanere il punto di riferimento chiave delle politiche regionali per l’energia e l’ambiente, di cui si vorrebbero cedere quote in Consiglio comunale con poche ore di confronto sui piani industriali, sui vincoli di garanzia dell'interesse pubblico e sul ruolo di indirizzo strategico che compete all'istituzione comunale. Se oggi l’Asm può attrarre investitori importanti è solo perché, in oltre mezzo secolo di lavoro e di implementazione, le amministrazioni di sinistra e centrosinistra che hanno governato Terni hanno costruito, da sole e in partnership, un sistema territoriale virtuoso energia ambiente capace di servire un’area vasta con acqua, gas, elettricità, depurazione, raccolta e smaltimento dei rifiuti, tra i più estesi del Paese e di assoluto valore. Creando le condizioni dell'attrattività dell’azienda che è oggi il suo punto di forza anche nel far fronte ai problemi di natura finanziaria. Un patrimonio che non consentiremo sia disperso e dilapidato.

Una cosa è già certa ovvero non è presente nessuna attenzione ai programmi e ai piani industriali, per non disturbare chi manovra al di fuori delle istituzioni, al fine di privilegiare gli interessi privatistici dei gruppi di riferimento. 

Il Partito Democratico è impegnato, con tutte le sue organizzazioni e le sue rappresentanze istituzionali, a contrastare un impoverimento della maggiore azienda pubblica locale, compiendo ogni azione necessaria a tutela dei lavoratori e del patrimonio aziendale.

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