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Rilancio Treofan, De Luca (M5S): "A che punto è il progetto Sustainable Valley?"

L'intervento del consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle sul futuro del polo chimico di Terni e i progetti di sviluppo

Thomas De Luca, consigliere regionale Movimento Cinque Stelle 

Da 14 mesi ormai ai 120 lavoratori rimasti nella vertenza non resta altra prospettiva che la cassa integrazione dall'ultimo incontro al Mise tra l'assessore Fioroni, i vertici di Jindal ed i rappresentanti dei sindacati nazionali sembrano finalmente trapelare le prime notizie concrete. Ma le prospettive di reindustrializzazione non sembrano andare nella direzione sperata per quanto riguarda il rilancio del polo chimico ternano. Qual è lo stato attuale del progetto 'Sustainable Valley' più volte evocato dall'assessore regionale Fioroni e presente all'interno del Documento di economia e finanza regionale 2022-2024? Quali risorse intende mettere a disposizione la Regione Umbria e a che punto è il confronto con le aziende interessate al progetto di rilancio del sito Treofan? In particolare qual è ad oggi il ruolo di Novamont, presente insieme alla Regione Umbria nelle interlocuzioni in seno al Ministero per la Transizione Ecologica? Si parla di un progetto che dovrebbe impiegare tra i 60 e i 70 lavoratori e che riguarderebbe il recupero di materiali in plastica, materiali elettronici come pc e telefonini, addirittura cavi elettrici, pannelli solari e stoccaggi. Nessun rilancio del polo chimico però. Si parla di una azienda lituana interessata ai macchinari, la vendita dei quali però come sappiamo è sempre esclusa a priori da Jindal. Sarebbe confermato l'interessamento di Novamont che creerebbe ulteriore occupazione aggiuntiva sul fronte della ricerca dei Biomateriali, ma i cui tempi di realizzazione non sono allineati al problema occupazionale più urgente che riguarda i lavoratori della Treofan. L'assessore Fioroni spieghi se e come è ancora interessata al progetto di rilancio del polo chimico presentato dalla giunta regionale e che tipo di prospettive per lo stabilimento ternano si aprono con le altre due manifestazioni di interesse che il Mise è chiamato a valutare nel mese di maggio. A due anni dall'avvio della vertenza Treofan e dopo un anno di cassa integrazione straordinaria, serve chiarezza sui progetti di rilancio e soprattutto capire quali sono le prospettive legate alla chimica verde e quali sono le intenzioni per il reimpiego dei lavoratori.

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