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Servizi educativi, il Pd: “Si va verso lo smantellamento”

Il segretario di Terni Spinelli e la consigliere comunale De Angelis: “Serve un repentino cambio di rotta”

Pierluigi Spinelli, segretario Pd Terni, Tiziana De Angelis, consigliera comunale

Con la delibera n. 125 del 19 maggio 2008 il consiglio comunale di Terni adottò il ‘Regolamento per l'autorizzazione all'istituzione e al funzionamento del Sistema Integrato dei Servizi Socio Educativi’. Servizi che non nascevano casualmente ma con una specifica connotazione di scelta politica non solo programmatica ma soprattutto volta alla ‘tutela’ e alla ‘salvaguardia del benessere’ dei bambini e delle bambine in età prescolare e scolare. La molteplicità delle proposte educative su scuole di ogni ordine e grado perseguiva l'obiettivo di garantire un sistema formativo integrato condiviso con le istituzioni scolastiche del territorio, ma anche con i diversi soggetti espressione della società civile. L'Aula Verde, la Casa di Alice, i laboratori territoriali, i centri dei bambini e delle bambine, i nidi d'infanzia, le scuole di infanzia e le attività estive cresciuti nel tempo su ‘spazi ideati’, ‘strutturati’ e ‘pensati’ alla cura e al benessere sono stati frutto di scelte politiche del Comune di Terni che sempre li ha valorizzati, portandoli ad essere ‘eccellenza’ nel territorio, alimentata anche da importanti investimenti economici.

La giunta di centro destra a traino leghista non solo non ha raccolto tale eredità, né l'importante sfida strategica di cittadinanza attiva, ma sembra muoversi con passo pesante in direzione dello smantellamento dei servizi educativi, avviando un vero e proprio svilimento e una mortificazione degli stessi: chiudendo sezioni e strutture, prendendo a pretesto l'emergenza sanitaria attuale per sfruttare il personale docente e ausiliario che attualmente è fortemente sotto organico. Tale situazione fa sì che la disponibilità dei posti nelle strutture educative comunali sia fortemente sottodimensionata, di ben 64 unità. In tal modo non solo non si soddisfano le legittime e comprensibili richieste delle famiglie ma le si indirizza verso servizi privati, spesso non sufficientemente regolamentati. 

Per questo il Partito Democratico ritiene che sia necessario un repentino cambio di rotta: in primo luogo ripristinando il potenziale organico del Comune di Terni ai livelli previsti, ma al contempo definendo criteri essenziali per l'accreditamento delle strutture private che in tal modo potrebbero essere un importante elemento di integrazione dei servizi educativi, elemento indispensabile per la crescita della nostra comunità.

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