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“Teatro Verdi, rischiamo di avere un’incompiuta nel pieno centro di Terni”

Pd e 5 Stelle ribattono alla Lega: “Ad oggi l’unica certezza è che entro il 2024 avremo una struttura interrata di 148 posti, ai consiglieri della destra interessano solo facili nastri da tagliare”

Con la loro replica al nostro intervento in merito ai lavori di recupero del Teatro Verdi, i consiglieri leghisti, al pari della giunta che sostengono, hanno dimostrato di non aver ben compreso a cosa serve un teatro e che dimensioni debba avere una struttura in grado di attrarre eventi di rilievo.

Ad oggi le uniche certezze sono relative ai fatto che entro il 2024 avremo nella migliore delle ipotesi una struttura di 148 posti interrata. Forse non sanno che la città ha già oltre 22 strutture di quella capienza in grado di ospitare eventi. Tutti sanno che rispetto ai finanziamenti per il secondo stralcio dell’opera, al momento, non c’è nessuna certezza. Il rischio, quindi, è quello di avere un’incompiuta in pieno centro.

Quando invece individuando un’altra sede a parità di costi si potrebbe avere un teatro moderno polifunzionale con oltre 1.000 posti. Il minimo necessario per rendere sostenibile, anche economicamente, spettacoli e tour di livello per gli operatori del settore.

Capiamo bene che i consiglieri della destra preferiscano demolire la nostra storia pur di concedere facili nastri da tagliare all’assessora e prossima vicesindaca Benedetta Salvati. Conseguenze non si curano di calcolare, certi del fatto che le tempistiche degli interventi gli consentiranno di far pagare questo conto salato solamente a tutti quei ternani che hanno a cuore la propria identità e la storia culturale di questa città, devastata dal cemento e dall’ignoranza.

*gruppi consigliari di Pd e M5S

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