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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Vendita Ast, Ugl: “Cauti nel gioire, le preoccupazioni restano”

Il sindacato dopo le parole del ministro Giorgetti sui tempi dell’arrivo del nuovo acquirente: “Il ciclo integrato deve essere mantenuto”

Ugl Terni 

“Dopo le rassicurazioni date dal governo, rimangono le preoccupazioni riguardo i tempi della reale chiusura della transazione tra le ipotetiche parti, i contenuti precisi e le priorità di rilancio di un piano industriale di Ast e soprattutto quanto e come l´azienda vorrà proseguire in attesa del nuovo acquirente e quale effettiva prospettiva aziendale garantirà al sito ternano, soprattutto sotto l’aspetto occupazionale. Intanto però, dai rappresentanti del Governo sono giunte rassicurazioni sull’impegno di vigilare sulla vendita che come si apprende sarà a breve, ma altri  tipi di rassicurazione non sono stati pronunciati, ossia mantenere le situazioni economiche e i volumi produttivi che come auspichiamo non siano legati alla conclusione della vendita. Altra nota dolente ad esempio, il Tubificio, la ex società delle Fucine, non è di secondo piano perché a seconda di chi comprerà avrà sicuramente una strategia che ad oggi tiene in fibrillazione i lavoratori diretti e indiretti. 

Come sempre ribadito dal segretario Daniele Francescangeli nei tavoli nel tempo, Terni ha un valore aggiunto, il suo ciclo integrato che permette di abbattere i costi del trasporto da un sito ad un altro durante la fasi di lavorazione, costi che aumentano il prezzo finale del prodotto senza dare nulla in più al cliente. Questo valore aggiunto non dovrà essere cancellato dalla burocrazia di una vendita che non coinvolge di fatto le parti sociali, le istituzioni e soprattutto le dinamiche europee che da sempre hanno penalizzato la siderurgia Italiana e nello specifico come si è già verificato ai tempi della vendita ad Outokumpu, vista sfumare con tutte le gravi conseguenze che portarono alla grande ristrutturazione del 2014”.

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