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Cronaca Acquasparta

Addio a Roberto, il parroco: gesti silenziosi e parole, siamo tutti provati e abbiamo bisogno di riflettere

Domani alle 17 ad Acquasparta i funerali del giovane travolto da un amico con lo scooter. Le parole di don Alessandro: siamo chiamati a celebrare la certezza nella vita eterna

Pubblichiamo in forma integrale il comunicato diffuso da don Alessandro Fortunati, parroco della parrocchia dei santi Stefano e Cecilia di Acquasparta e Configni, relativamente al funerale di Roberto Albanucci, che si terranno domani pomeriggio dalle 17 in piazza Federico Cesi.

“Premesso che nessuna parola umana possa esprimere il dolore di tutta la comunità cristiana per la morte tragica e prematura del nostro figlio e fratello Roberto Albanucci che in questa parrocchia ha vissuto momenti belli e significativi di crescita umana e cristiana, siamo chiamati a celebrare nella fede la certezza nella vita eterna e la speranza nella risurrezione dei morti.

D’intesa con la famiglia, la celebrazione delle esequie sarà caratterizzata da grande sobrietà che non è segno di distacco, ma di rispetto e vicinanza silenziosa e delicata, innanzi tutto verso i genitori e la sorella di Roberto, tutti i familiari più stretti e verso tutti gli altri ragazzi coinvolti.

Chiedo, anche a mio titolo personale, di essere aiutato a vivere nella preghiera questo dovere d'amore che voglio e debbo compiere verso questo ragazzo che è parte della famiglia della nostra parrocchia.

I genitori chiedono a tutti, con tutto il cuore, di non essere avvicinati né prima, né durante, né dopo la celebrazione, ma di essere aiutati a pregare e di essere circondati dalla presenza dei giovani dell’oratorio parrocchiale e del circolo Anspi. Le sedie disposte in piazza saranno riservate a loro.

Chiediamo che tutto si svolga in tempi il più contenuti possibile, soprattutto perché questo momento sia vissuto nel raccoglimento e nella preghiera.

All’arrivo del feretro e alla sua partenza ognuno si disponga, per quanto possibile, in modo da non recare alcun tipo di intralcio. Ci si attenga scrupolosamente alle indicazioni date dalle forze dell’ordine e dai volontari deputati a questo scopo.

Sempre all’insegna di quella sobrietà che deve caratterizzare questo momento, non ci saranno interventi di persone che prenderanno la parola al di fuori della liturgia.

Per volontà della famiglia, si chiede di non donare fiori; durante la celebrazione saranno raccolte offerte da destinare alla realizzazione del nuovo oratorio parrocchiale. Persone incaricate e recanti un tesserino identificativo passeranno per la raccolta tra la gente al momento dell’Offertorio.

Per ricevere l’Eucaristia, oltre i sacerdoti presenti, ci saranno dei ministri che si disporranno in diversi punti della piazza.

La famiglia e la parrocchia chiedono che non siano presenti telecamere o mezzi di registrazione per tutta la durata della celebrazione (inclusi l’arrivo e la partenza del feretro), lo stesso dicasi per la breve celebrazione di tumulazione al cimitero.

Si chiede a tutti grande moderazione nell’uso dei mezzi di comunicazione e dei social cercando di considerare e ponderare la complessità di tutta la vicenda e di tutte le persone coinvolte in essa.

L’affetto che ognuno può esprimere sia fatto più di gesti silenziosi che di parole. Tutti siamo fortemente provati, abbiamo bisogno di pregare, di riflettere, di meglio lavorare per e con i nostri giovani. Vi chiedo, come pastore e fratello, di accogliere queste indicazioni sapendo che sono mosse dal desiderio di vivere questo momento con quella semplicità e partecipazione che aiuteranno tutti noi a meglio cercare e scorgere la Luce eterna che brilla immortale sul volto e negli occhi del nostro figlio e fratello Roberto”.

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