rotate-mobile
Cronaca

Torna l’incubo Covid dietro le sbarre di Sabbione: trenta contagi fra i detenuti di media e alta sicurezza

Allarme del Sarap: la direzione del carcere di Terni è impreparata a gestire l’emergenza, agenti della polizia penitenziaria costretti a procurarsi da soli i dispositivi di protezione individuale

Ritorna l’incubo Covid nel carcere di Terni: nelle ultime ore si registrano circa 30 positivi tra i detenuti di alta e media sicurezza. Torna così anche la preoccupazione tra il personale di polizia penitenziaria che lavora in prima linea.

A sollevare ancora una volta la questione Covid e carcere è il Sarap, Sindacato autonomo ruolo agenti penitenziaria, che rileva come “la direzione di Terni, per quanto riferito dal personale, è impreparata a fornire dispostivi di protezione individuale al personale che opera a stretto contatto con la popolazione detenuta risultata positiva. I colleghi si improvvisano anche questa volta, costretti a procurarsi personalmente i dispositivi di protezione individuale, perché la direzione di Sabbione continua nel suo vezzo come mostrato precedentemente e puntualmente evidenziato dal Sarap, ad escludere il personale dalle dovute tutele previste per evitare la diffusione del virus”.

Il segretario nazionale Sarap, Roberto Esposito, chiede dunque alla direzione della casa circondariale di Terni “di provvedere alla fornitura per ogni operatore che viene a contatto con persone contagiate nell’arco del proprio turno di servizio, di tutti i dispositivi di protezione utili ad evitare l’infezione oltre alle sanificazioni giornaliere dei locali dedicati alla popolazione detenuta e agli uffici tutti dedicati al personale di polizia penitenziaria, per poter prevenire un’ulteriore crescita esponenziale dei casi”.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Torna l’incubo Covid dietro le sbarre di Sabbione: trenta contagi fra i detenuti di media e alta sicurezza

TerniToday è in caricamento