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Cronaca

Coronavirus, manifestazioni ad Amelia e Narni: “Necessario tornare indietro. Come si fa a stabilire una temporaneità?”

L’intervento del sindaco Francesco De Rebotti dinanzi il nosocomio narnese. Iniziativa spontanea anche ad Amelia

Una duplice iniziativa pacifica si è tenuta ad Amelia e Narni. Il motivo risiede nella decisione, da parte degli organi preposti, di trasferire il personale specialistico di anestesia e rianimazione a Spoleto. La prima ha visto la partecipazione di un centinaio di manifestanti, in piazza Matteotti, alcuni dei quali muniti di striscioni e cartelli. A Narni – nella piazza davanti al nosocomio cittadino – si sono ritrovati cittadini ed alcuni esponenti delle istituzioni tra cui il sindaco Francesco De Rebotti, il consigliere regionale Thomas De Luca ed il consigliere comunale Luca Tramini.

Il primo cittadino ha preso la parola, davanti ai presenti sottolineando: “La gestione delle Rsa è stato un problema nel nord Italia nella prima ondata. Era necessario individuare il problema e trovare le soluzioni prima. Siamo ancora in tempo per tornare indietro, ragionando con il territorio. L’ho sempre fatto, da oltre otto anni, continuando a prendere anche delle bastonate. Tale decisione – afferma il sindaco – rischia di essere una deriva di non ritorno. Ciò che deve emergere non è la polemica, lo scontro politico. Suggerisco una soluzione alternativa. Necessario remare dalla stessa parte. Nella lettera c’è scritto temporaneità. Mi dite come si fa a stabilire una temporaneità della scelta?”.

La nota congiunta: De Luca, Chieruzzi, Tramini e Banella

“Non è chiudendo ospedali e spostando il personale che si combatte il Covid. E non sta scritto da nessuna parte che tocca sempre all'Umbria meridionale pagare il tributo per colpa dell'incapacità di qualcuno di gestire l'emergenza sanitaria". Lo dichiarano in una nota il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, e i consiglieri comunali Luca Tramini (Narni), Gianfranco Chieruzzi e Romano Banella (Amelia). "Siamo d'accordo - aggiungono - che in un piano straordinario di contenimento tutte le strutture sanitarie dovrebbero essere a disposizione. Ma la realtà è ben diversa. Dopo l'improvvisa riconversione dell'ospedale di Spoleto in ospedale Covid, con una semplice mail il commissario dalla Usl Umbria 2 Massimo De Fino ha comunicato la chiusura temporanea degli ospedali di Narni e Amelia ed il trasferimento a Spoleto degli anestesisti e del personale di sala operatoria. Una scelta a dir poco demenziale perché produce un grave depotenziamento su Narni e Amelia e un sovraccarico sull'ospedale di Terni che da solo non sarà mai in grado di reggere questa seconda ondata”

“Soprattutto, ad oggi – affermano i consiglieri - non c'è alcuna garanzia da parte della giunta regionale sul fatto che torneranno i servizi al termine dell'emergenza. Aspettiamo che la giunta si pronunci esplicitamente su questo e che fornisca nella massima trasparenza e condivisione i dati e le previsioni in loro possesso. Forse chi governa la Regione non sa che oltre al Covid ci si continua ad ammalare anche di altro. Servirebbero strutture libere e pulite, invece nel mezzo della pandemia del secolo la Lega chiude non uno, ma ben due ospedali. Proprio nel giorno in cui il livello di saturazione dei posti letto Covid nei nostri ospedali raggiunge il 65%, la Regione rinuncia a 129 posti letto”.

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