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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Amelia

Amelia, stilava verbali di accertamento mendaci per favorire i ricongiungimenti familiari. Pena patteggiata

Si chiude la vicenda che ha coinvolto l'ex comandante della polizia locale di Amelia sotto indagine dal 2019

Ha patteggiato una pena di anni 3 di reclusione, senza sospensione, della pena per aver prodotto svariati verbali di accertamento anagrafico - secondo quanto riferito in una nota dei carabinieri - risultati poi mendaci, in favore di cittadini extracomunitari i quali, dopo aver preso in affito immobili in Amelia chiedevano, ottenendola celermente, la residenza anagrafica, raggiungendo così il loro fine presentare istanza di ricongiungimento familiare presso la prefettura di Terni.

Protagonista l'ex comandante della polizia locale di Amelia, ora in pensione. L’udienza si è tenuta inanzi al Tribunale di Terni, presieduto dalla dott.ssa Simona Tordelli.

I fatti e le indagini

I fatti risalgono alla primavera del 2019 e le indagini, scattate nell’autunno del 2019 da parte del comando dei carabinieiri di Amelia con il coordinamento del sostituto procuratore di Terni, Marco Stramaglia, hanno consentito di appurare che l'indagato, nelle date degli accertamenti a sua firma, si trovava altrove.

Indagini sostenute anche dai vertici dell’amministrazione comunale, i quali anche in sede di riunione del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica di quel periodo, avevano rappresentato la crescita esponenziale delle richieste di residenza anagrafica che avevano come scopo proprio il ricongiungimento familiare, successivamente decretato da U.T.G. Prefettura Terni.

Inoltre, in fase di accertamento, è emerso che i cittadini extracomunitari, per la quasi totalità, provenivano anagraficamente da Roma e si erano trasferiti ad Amelia perché confidavano nella celerità dell’esecuzione della pratica amministrativa da parte della polizia locale vista il minor flusso di richiesta rispetto alle grandi città. 

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