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Cronaca

Appalti in ospedale, la procura di Terni: processo per Dal Maso

Il direttore generale del Santa Maria è accusato di turbativa d’asta per l’affidamento diretto di un progetto contro le infezioni da 250mila euro. La difesa: operato nel rispetto delle leggi

La procura della Repubblica di Terni ha chiesto il rinvio a giudizio nei confronti del direttore generale dell’azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, Maurizio Dal Maso, con l’accusa di turbativa d’asta per l’affidamento in via diretta del progetto da 250mila euro per combattere le infezioni ospedaliere.

Come riportato dall’edizione di oggi de Il Messaggero, secondo il pm Raffaele Iannella, che ha coordinato l’inchiesta, l’appalto non poteva essere affidato direttamente ma sarebbe dovuto passare per un’asta ad evidenza pubblica.

Il prossimo 20 marzo, di fronte al gup del Tribunale di Terni, oltre a Dal Maso compariranno anche Riccardo Brugnetta e Andrea Lorenzoni, direttore amministrativo e responsabile degli affari generali dell’azienda ospedaliera di Terni. Chiesta l’archiviazione per Cinzia Angione, responsabile degli appalti.

L’inchiesta della magistratura ternana prende le mosse da una delibera del 2017 con cui il servizio di fornitura materiali e di formazione specifica è stato affidato direttamente a un’azienda lombarda, che non è coinvolta nel procedimento penale.

Dal Maso sostiene però la tesi in base alla quale “la direzione aziendale ha già dimostrato di avere sempre operato nel rispetto completo delle leggi vigenti, tant’è che, come già esplicitato alla procura, in realtà non vi è stata alcuna spesa aggiuntiva e alla fine della sperimentazione sono stati riscontrati una sensibile riduzione delle infezioni ospedaliere e un importante risparmio in termini di giornate di degenza, costi diretti e indiretti legati all’assistenza”.

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