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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Arresti per droga a Terni, tutti i nomi e le accuse nell'ordinanza del Gip di Terni

Nell'ordinanza del Gip di Terni, viene ricostruito l'impianto accusatorio dell'indagine e il ruolo centrale del 55enne della "Terni bene" nella vicenda del giovane in overdose abbandonato in strada.

L’ordinanza a firma del Gip di Terni, Simona Tordelli, descrive il quadro accusatorio che ha condotto all’arresto di 4 persone - già note alle forza dell’ordine -  all’interno dell’operazione “Picasso” portata a termine lunedì 27 luglio dai carabinieri e la procura di Terni.

I nomi degli arrestati

In manette il 47enne di ternano Antonio Merlini che ha ottenuto i domiciliari dopo essere stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia. Per lui l’accusa è di spaccio di stupefacenti. Stessa imputazione pesa sulla testa di Luciano Papa Italiani, 61enne ternano. Entrambi erano stati chiamati dalla terza persona accusata, la 46enne ternana Tatiana Massarelli, a rifornire di cocaina il facoltoso 55enne ternano, Mario Conti.

Per la Massarelli, mente organizzativa del gruppo e pusher ufficiale di Conti, c’è l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e ghb. Si ritiene abbia incassato circa 30mila euro in due mesi dalla cessione di circa 300grammi di cocaina. Il quarto è Abdelghani Bourori, 26enne di origine marocchina, al quale viene contestato il reato di spaccio sempre nei confronti di Conti ma anche per altri filoni di indagine. Era lui a portare i contanti da bonificare sui conti esteri di proprietà di Mario Conti. Per tutti, tranne che per Bourori, c’è il reato di abbandono di persona incapace.

Il ruolo di Conti nella vicenda

Pesa, nelle pagine dell’ordinanza firmata dal Gip del tribunale di Terni, Simona Tordelli, il nome di Mario Conti, 55enne ternano noto in città, indagato per la vicenda del tossicodipendente 30enne abbandonato in strada in piena overdose, a seguito di un festino a casa del Conti a base di cocaina e ghb (detta “droga dello stupro) avvenuto nelle primissime ore del mattino del 27 aprile scorso, in pieno lockdown.

Uomo facoltoso e in vista della “Terni bene”, Conti è attualmente ai domiciliari. Per lui, tuttavia, non è stata avallata la richiesta di  detenzione da parte della procura, perché è stata rivista l’accusa di “abbandono di persona incapace”. Infatti, non si è reso direttamente responsabile del trasporto del corpo del giovane tossicodipendente, ma ha chiesto aiuto alla amica Tatiana Massarelli per aiutarlo a risolvere la questione. Su Conti pesa l’ipotesi di reato di “riciclaggio” per il quale è stato arrestato in flagrante di fronte a un istituto di credito di corso Tacito, l’8 giugno scorso. 20mila euro, inviati su un conto corrente di Malaga indicato da , attraverso due bonifici da 5mila euro e uno da 10mila. 

Assieme a Conti è indagato anche uomo albanese di 28 anni che nelle primissime ore del 27 aprile si sarebbe messo a disposizione per condurre fuori dalla abitazione di Conti il corpo del 30enne in coma. Nessun ordine restrittivo per lui in quanto incensurato e peché non sono emerse prove di connivenza stretta con il resto della banda.

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