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Cronaca

Bomba a Cesi: emergenza finita. La cronaca della giornata

Concluse le operazioni di rimozione dell'ordigno bellico. Il Comune di Terni: grande spirito di collaborazione dei cittadini

I ringraziamenti del Comune di Terni: “A distanza di pochi mesi siamo stati costretti a fronteggiare una nuova allerta per il rinvenimento del secondo ordigno a Cesi Scalo. Una circostanza negativa alla quale però, ancora una volta – dice il sindaco Leonardo Latini, insieme al vicesindaco Andrea Giuli e all’assessore alla protezione civile Stefano Fatale – i cittadini hanno reagito con grande spirito di collaborazione. Le operazioni si sono svolte in maniera ordinata e la macchina dell’emergenza, peraltro già collaudata, si è mossa speditamente. Esprimiamo dunque soddisfazione per aver risolto anche questa emergenza nei termini e nei modi previsti, arrecando così il minor disagio possibile”.

Ore 13.45 - La protezione civile comunale di Terni e il Coc rendono noto che sono state concluse le operazioni di messa in sicurezza dell'ordigno rivernuto a Cesi. Si può rientrare nelle proprie abitazioni. La strada non è più chiusa e sono state riattivate anche le utenze elettriche distaccate.

Il trasferimento della bomba

Ore 13.15 - Aumentano le persone accolte al Palattenistavolo: sono circa 130. Passano il tempo chiacchierando, conoscendosi e giocando a carte. In moto la macchina della solidarietà: arrivano anche i primi pasti caldi della giornata. Intanto, le operazioni di disinnesco continuano: la bomba è stata despolettata, ora si procederà con il trasferimento alla cava dove sarà fatta brillare. Le operazioni di messa in sicurezza non sono ancora concluse. A breve verrà data comunicazione per il via libera al rinetro nelle abitazioni.

La macchina della solidarietà al Palatennistavolo

Ore 11.40 - La protezione civile del comune di Terni e il Coc rendono noto che è stata completata l'evacuazione della zona di sicurezza e che gli artificieri hanno iniziato le operazioni di disinnesco dell'ordigno bellico rivenuto a Cesi.

La preparazione al despolettamento

Parla il maggiore Garramone: “L’operazione di oggi è divisa in tre fasi - spiega - la prima consiste nel despolettare l’ordigno, è la fase critica perché dovremo rimuovere gli inneschi che permettono alla bomba di esplodere. La seconda fase consiste nel sollevamento e posizionamento dell’ordigno in un mezzo idoneo dell’esercito italiano per il trasferimento in cava e quindi la terza fase, il brillamento”. E non esclude la presenza di una serie di altri ordigni nella zona. L'intervista completa:

Ore 11.00 - Inizia la preparazione al despolettamento. Al lavoro nel cantiere dove è emersa la bomba gli artificieri del VI Reggimento Genio Pionieri di Roma coordinati dal maggiore Alessandro Garramone. Presenti anche il primo maresciallo Massimiliano Carroccia (capo nucleo) e il sergente maggiore capo Domenico Fava. Previsto l’utilizzo del robot "Teodor", una sorta di braccio meccanico che permetterebbe le operazioni in remoto senza che gli artificieri si avvicinino. Per procedere si aspetta l’ok della prefettura.

Ore 10.00 - Al centro d’accoglienza del Palatennistavolo sono state accolte circa cento persone. Altre 80 sono al centro geriatrico, all’ospedale di Narni, alla Domus Gratiae, in collaborazione con la Asl. In molti hanno lasciato la zona da evacuare per recarsi in altre aree delle città, presso parenti o amici.

Ore 9.30 - Continuano le operazioni sotto la pioggia, tra gli evacuati anche due cani. Presenti gli artificieri dell’esercito coordinati dal maggiore Alessandro Garramone. Una volta conclusa l'evacuazione, gli artificieri procederanno al despolettamento dell’ordigno e al suo trasporto presso la cava San Pellegrino di Narni dove, sempre in condizione di massima sicurezza, sarà fatto brillare. Il despolettamento è previsto in tre ore; l’esplosivo contiene 60 kg di amatolo, tritolo e ammonio.

Bomba a Cesi, l'evacuazione

Ore 9.00 - Sul posto protezione civile, croce rossa e vigili del fuoco. L’evacuazione è in corso, al Palatennistavolo c’è un’affluenza di 40-45 persone. Sembrerebbe che ci siano resistenze da parte di alcune famiglie nella zona vicino alla bomba, stanno intervenendo i carabinieri per convincerli a lasciare casa.

La macchina organizzativa del Comune di Terni e della Protezione Civile è in funzione dalle prime ore dell’alba con 180 volontari della Protezione Civile, da tutta l’Umbria, 20 dei quali delle organizzazioni sanitarie con ambulanze. Sono impegnati anche circa 50 dipendenti comunali, compresi otto assistenti sociali.

I varchi da presidiare sono in tutto 17. Per la Polizia Municipale sono all’opera cinque pattuglie ai varchi, due pattuglie in moto per servizi di supporto e vigilanza e 3 ufficiali. Gli altri varchi sono presidiati da Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Provinciale. Sono impegnati anche i Vigili del Fuoco.

Il Centro coordinamento soccorsi, dove è presente anche il sindaco Leonardo Latini e il Centro operativo comunale, con l’assessore alla protezione civile Stefano Fatale sono all’opera rispettivamente in Prefettura e nel palazzo degli uffici comunali di corso del Popolo

Cosa succede

Ci siamo. Oggi è la giornata definitiva per la bomba americana d’aereo dal peso di 250 libbre ritrovata mercoledì scorso a Cesi, vicino alla stazione. E vicino all’altro ordigno bellico che era emerso dal sottosuolo soltanto poco più di tre mesi fa. 

L'altra bomba disinnescata a luglio scorso - Foto e video

Una situazione che non piace ai residenti, soprattutto a quelli che stamattina per la seconda volta stanno lasciando le proprie case fra Gabelletta, Campomaggiore, Cesi e Campitello per raggiungere le strutture d’ospitalità. Sono quasi 11 mila persone per un raggio di 1.680 metri dal luogo del ritrovamento (a luglio era di 1.800 metri). In questa stessa area è stato interdetto il traffico aereo, a cura dell'ENAC, nello spazio sovrastante fino ad una altitudine di 1.261 metri. Questa la mappa dell'area da evacuare

Nuova bomba a Cesi: foto, video e testimonianze

Prevista anche la sospensione dell’erogazione dell’energia elettrica in alcune vie, più prossime al punto del rinvenimento, dalle ore 11 di domenica 4 novembre fino al termine dell'emergenza. Si tratta di 168 utenze tra strada della Ferrovia, via delle Madonnine, Via Faber, via Stelluti, via delle Terre Arnolfe, Via Gabelletta e strada di Mazzamorello.

A questo link l’elenco completo delle vie dove sarà sospesa l’erogazione dell’energia elettrica.

Il sindaco, tramite il Coc del Comune di Terni, rende inoltre noto che durante l’evacuazione e al termine delle operazioni di disinnesco, sarà attivo un servizio bus navetta per le persone che non dispongono di mezzi propri. Il servizio effettuerà più fermate dalle 6 alle 10 da Cesi Scalo fino al Palatennistavolo e poi effettuerà i viaggi di ritorno. 

Il centro di accoglienza principale è stato allestito al Palatennistavolo di via delle Palme, ma saranno operativi anche quelli nella palestra della sede scolastica della Giovanni XXIII in via della Pernice e al Paladivittorio, mentre l’Asl e l’Azienda Ospedaliera, attraverso il centro geriatrico - dove sono a disposizione 50 posti nell'unità semi-residenziale - accoglieranno coloro che ne avranno necessità.

Tutte le persone evacuate potranno restare fino a conclusione delle operazioni: saranno assicurati ambienti riscaldati, cibo, bevande e assistenza da parte dei volontari e del personale del Comune. Sono a disposizione oltre centocinquanta letti. Un presidio medico avanzato sarà infine istituito presso la scuola di Cesi. Il Coc, il Centro Operativo Comunale, resta operativo per tutte le iniziative che si renderanno necessarie fino all’operazione di disinnesco.

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