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Cronaca

“Sei una mign… ti ammazzo” e poi prende i coltelli, svolta nelle indagini contro il marito violento

Maltratta la giovane moglie davanti ai figli piccoli, le carte dell’inchiesta della procura di Terni: botte e offese quotidiane, le ha strappato il telefono dalle mani per non farle chiamare i soccorsi

“Quotidianamente, dopo che la stessa aveva manifestato la sua volontà di separarsi, la offendeva rivolgendole frasi ingiuriose del tipo: sei una zocc..., sei una mign..., vai al lavoro a fare la mign...(...)”. Ma non è tutto: “In alcune occasioni, le strappava dalle mani il telefono e glielo riconsegnava dopo alcune ore per evitare che la stessa potesse registrare i litigi o chiamare il numero di emergenza 112”.

La procura della Repubblica di Terni – il caso è seguito dal sostituto procuratore Marco Stramaglia - ha chiuso le indagini nei confronti del marito violento che in più occasioni avrebbe minacciato e percosso la giovane moglie anche di fronte ai figli piccoli, di sette e tredici anni. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari ricostruisce in maniera sintetica ma dettagliata l’inferno che la donna - classe 1986, assistita dagli avvocati Giacomo Marini e Federico Favilla - avrebbe vissuto nell’ultimo anno, a partire dallo scorso mese di aprile.

“Il 18 aprile 2021 – ricostruisce il magistrato - nel corso di una lite, la insultava e poi le sferrava due pugni ai reni, tanto che il figlio (...) spaventato, chiamava il numero di emergenza 112 e intervenivano le forze dell’ordine. Il 3 dicembre 2021 le proferiva parole ingiuriose (...) quindi le afferrava il collo con entrambe le mani come per strangolarla e tentava di darle una testata”.

L’ultimo episodio risale al 16 gennaio 2022 quando l’uomo “le sferrava un pugno allo zigomo sinistro, cagionando lesioni personali consistite in trauma contusivo emivolto sinistro (...) quindi afferrava dei coltelli da cucina e li brandiva contro la persona offesa, minacciandola, contestualmente con la frase ti ammazzo, costringendola a fuggire e a contattare immediatamente le forze dell’ordine”.

L’uomo, quarantenne ternano difeso dall’avvocato Massimo Carignani, è sottoposto alla misura cautelare “dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa dal 28 gennaio 2022”. Ora ha venti giorni di tempo per presentare una memoria difensiva.  

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