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Cronaca

Maresciallo morto a Montoro, indagini avanti: eseguito l’esame sul corpo

Proseguono gli accertamenti della procura di Terni e della polizia militare dopo l’incidente sul lavoro che ha portato al decesso del 49enne Andrea Fagiani

Le indagini degli inquirenti si concentrano sulle ultime ore di vita del maresciallo. Prosegue il lavoro della procura della Repubblica di Terni insieme alla polizia militare e ai carabinieri di Amelia con l’obiettivo di chiarire la dinamica che ha portato alla morte di Andrea Fagiani, il maresciallo 49enne morto all’interno della polveriera di Nera Montoro. 

Al momento non è stata aperta nessuna nuova inchiesta rispetto a quella d’ufficio per decesso sul luogo di lavoro, su cui lavora il pubblico ministero Marco Stramaglia. In particolare, procura e polizia stanno incrociando i dati per capire alcuni aspetti che potrebbero essere decisivi per definire il quadro in cui è avvenuta la morte. Al momento, l’ipotesi più accreditata è quella dell’incidente sul lavoro, per cui il comandante avrebbe effettuato una manovra sbagliata alla guida di un muletto, finendo per subire un colpo risultato letale. 

Restano però da capire alcuni aspetti, come per esempio quello per cui l'allarme sia stato dato dai colleghi soltanto l’indomani mattina rispetto all’incidente, con l’area militare che è costantemente controllata. Le attenzioni degli inquirenti si concentrano in particolare sulle questioni legate alla sicurezza dell’ambiente di lavoro. Alcuni testimoni sono stati già sentiti, come persone informate dei fatti, mentre sul corpo è stato eseguito un esame esterno dal medico legale. La salma poi è stata messa a disposizione dei familiari con il funerale organizzato a Fonte Nuova di Guidonia, luogo natale del maresciallo.  

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