Terni, piazza di spaccio a Cesi: operazione di bonifica dei carabinieri. Tre denunce per un intervento all’ex bocciofila
Doppia operazione dei militari dapprima nei boschi di Cesi per poi intervenire all’interno dell’ex bocciofila Prampolini
I carabinieri del nucleo investigativo, congiuntamente al gruppo forestale ed in collaborazione con la compagnia ternana ed il nucleo cinofili di Firenze proseguono nel servizio di contrasto, volto a disarticolare le piazze di spaccio presenti nei boschi del territorio. Nel caso specifico i militari si sono concentrati a Cesi, nella zona adiacente a Strada di San Biagio.
Una volta intervenuti sul posto hanno ritrovato allestito un bivacco ed un banchetto con un bilancino, per la pesatura dello stupefacente da confezionare in dosi e destinato alla vendita. Nessuno spacciatore era presente, poiché – probabilmente - non alloggia sul posto. Grazie all’unità cinofila, sono stati rinvenuti occultati nel bosco due panetti del peso di duecento grammi circa di hashish. Lo stupefacente e due bilancini sono stati sequestrati a carico di ignoti. Contestualmente nel bosco è iniziata un’opera di pulizia che continuerà nei prossimi giorni.
Il comando provinciale, anche per la frazione di Cesi, aveva ricevuto segnalazioni da parte dei residenti dell’attività di spaccio posta in essere da extracomunitari che sono presenti quasi tutto il giorno. Successivamente le attenzioni si sono concentrate presso l’ex bocciofila Prampolini. All’interno dello stabile abbandonato i militari hanno trovato cinque cittadini marocchini, di cui quattro irregolari sul territorio nazionale che vivevano in condizioni di degrado e sporcizia.
A seguito dell’ispezione dei locali, secondo la ricostruzione degli inquirenti, è stato rinvenuto un panetto del peso di 100 grammi di hashish. Pertanto in tre venivano denunciati per detenzione ai fini di spaccio di quello stupefacente in concorso. A carico di uno di questi, pendeva anche un rintraccio per l’esecuzione di una condanna a due anni per reati in materia di stupefacenti, con pena sospesa che gli è stata notificata. I quattro stranieri, dopo le procedure di rito, sono stati accompagnati presso la Questura, dove gli è stato notificato l’ordine di abbandonare il territorio nazionale entro 15 giorni.