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Cronaca Acquasparta

Chiede il “riscatto” per restituire lo smartphone, incastrato dai tabulati telefonici: denunciato

L’indagine dei carabinieri di Acquasparta dopo la denuncia di smarrimento da parte del proprietario del telefono cellulare

Come avrebbe fatto chiunque, nel momento in cui non ritrovava più il suo smartphone, ha composto il numero di telefono. Invece di squillare a vuoto, però, dall’altra parte del filo qualcuno ha risposto. Chiedendo un “riscatto” di cento euro per restituire il telefono cellulare al suo legittimo proprietario.

È partita lo scorso mese di novembre l’indagine dei carabinieri di Acquasparta dopo che una persona del posto aveva presentato denuncia di smarrimento dell’apparecchio e raccontato quanto scoperto fino a quel momento. I militari hanno così avviato una indagine sui tabulati telefonici per verificare il traffico scoprendo che il cellulare continuava ad essere utilizzato ma con una diversa scheda sim.

L’approfondimento dei dati ha consentito di stringere il “cerchio” attorno a due nomi che, a loro volta, hanno portato ad individuare l’effettivo utilizzatore dello smartphone. I carabinieri hanno così chiesto ed ottenuto dalla procura della Repubblica un decreto di perquisizione e in casa dell’uomo – un nigeriano di 26 anni in Italia dal 2016 come richiedente asilo – è stato effettivamente recuperato lo smartphone, poi posto sotto sequestro in attesa di essere riconsegnato al legittimo proprietario. Il nigeriano è stato invece denunciato con l'accusa di tentata estorsione.

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