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Cronaca

Cocaina più costosa dell'oro. Anche 8mila euro di incasso in un giorno. Arrestate 9 persone nell' "Operazione Caronte"

Operazione antidroga a Terni partita dal furto di una bottiglietta d'acqua. Una fitta rete di spaccio multi etnica che aveva il suo fulcro operativo a Borgo Bovio e si muoveva verso il centro città. 70 euro per una dose di coca

Da un "banalissimo", si fa per dire, furto di una bottiglietta d'acqua avvenuto in un bar di periferia della città da parte di due soggetti indagati, si è andata costruendo pezzo per pezzo l' "Operazione Caronte". L'indagine è partita all'inizio del 2020, proprio da quell'episodio ripreso dalle telecamere a circuito chiuso che hanno messo in luce una intensa attività di spaccio prima nelle vicinanze del bar per poi allargarsi a macchia d'olio nella periferia ternana fino alle aree della movida cittadina del centro città.

Da quanto è emerso, i clienti si spostavano anche da Rieti per acquistare la cocaina che veniva venduta a 70 euro al grammo. 

Un'operazione, durata circa un anno, che ha portato allo smantellamento da parte della squadra mobile della polizia con il supporto della "scientifica", di una rete mutli etnica di spacciatori di cocaina di origine nord-africana, albanese e italiana con un giro impressionate di svariate migliaia di euro mensili. 6 sono stati tradotti in carcere, altri 3 ristretti ai domiciliari grazie agl immediati provvedimenti della procura di Terni. 

L'operazione

La base logistica delle operazioni era un appartamento di Borgo Bovio, di proprietà di uno degli italiani arrestati. Un "quartier generale" a tutti gli effetti all'interno del quale venivano concordati gli sviluppi delle attività di spaccio e le strategie, oltre ad essere un luogo di assunzione assidua e di vendita di stupefacenti.

Un giro di soldi vorticoso emerso anche da una intercettazione nella quale l'uomo di origine italiana dichiarava di aver "guadagnato 8mila euro". Solo in un venerdì era riuscito a sommare 2mila euro di incasso. Uno dei suoi fornitori, si lascia scappare, guadagnerebbe addirittura circa 15mila euro mensili. 

L'appartamento dell'italiano indagato e arrestato è stato poi sottoposto a sequestro. Dopo una prima perquisizione sono state trovate dalle forze dell'ordine 40 grammi di cocaina e 5mila euro in contanti. 

Gli altri appartenenti alla banda sono tre albanesi, residenti a Terni di cui due irregolari e con precedenti per droga, che dalle indagini risultano essere coloro che fornivano la droga e che, a loro volta, avevano altri clienti da soddisfare.

Poi una donna di 25 anni italiana, compagna del proprietario di casa, un 23enne egiziano anche lui irregolare e già arrestato per spaccio di stupefacenti nel dicembre del 2018 nell'ambito dell' "Operazione Gotham", un 22enne italiano ma di origini straniere e un 27ucraino. Tutti e 4 spacciavano per conto dell'italiano. 

Fra gli arrestati, infine, figura anche un uomo di 42 anni che, come emerso successivamente dalle indagini, si proponeva nel mercato locale quale soggetto in grado di rifornire automaticamente di cocaina i suoi acquirenti, oppure fungeva da intermediario, indirizzandoli su alcuni altri indagati qualora non disponesse della merce richiesta. 

Un'operazione condotta in rete con gli equipaggi del reparto prevenzione crimine "Umbria-Marche" e dalle unità cinofile della polizia di Stato. 

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